Assaggi,  Dolci

Crema al mascarpone al profumo di arance

Un antico proverbio italiano recita cosi Non tutte le ciambelle riescono con il buco! Ovviamente non sto qui a pensare il motivo per cui non dovrebbero uscire con il buco ma tralasciando questo mio pensiero allucinato, oggi più che mai mi ritrovo nella situazione di aver pensato a una particolare ricetta e trovarmi a non riuscire a metterla in pratica come doveva essere. Discorso lungo per dire semplicemente che la bellissima crostata a forma di stella con crema all’arancia che ho scorto su un giornale per lo speciale Natale, a me non è venuta per colpa del forno che mi ha bruciato la pasta frolla. Ma siccome non siamo a Masterchef o tanto meno alla Prova del cuoco, dove si buttano via le pietanze non riuscite, alla fine non avremo una stella ripiena di crema ma un dolce al cucchiaio ugualmente buono!
 
  • Ingredienti per la pasta frolla: 250 g di farina 00, 100 g di zucchero a velo, 125 g di burro, 2 tuorli, 1 pz di sale. 
  • Per la crema all’arancia: 250 g di mascarpone, 3 tuorli, 1 arancia Ribera Dop o non trattate, 50 g di zucchero di canna grezzo. 
  • Per le guarnizioni: 1 arancia, 50 g di zucchero di canna grezzo, mandorle sgusciate a piacere. 
 
Preparazione: prima di procedere con la crema è bene preparare la pasta frolla che ha bisogno di un riposo di circa un oretta. Nel mixer o nella planetaria amalgamate la farina, il sale e il burro a tocchetti facendolo diventare un composto sabbioso. Aggiungete lo zucchero e in ultimo i tuorli rendendo una pasta liscia e compatta. Avvolgetela nella pellicola alimentare e riponetela in frigo per un ora. 
In attesa che la frolla sia pronta per essere utilizzata prepariamo la crema che consiste nel grattugiare la buccia di un arancio e spremere il suo succo (quantità circa di 50 ml ). Portiamolo a bollore con lo zucchero di canna grezzo nella quantità di 35 g e spegniamo lasciandolo riposare. Sbattiamo i tuorli con il restante zucchero e aggiungiamo a filo lo sciroppo continuando a girare delicatamente. Addensiamo il tutto a bagnomaria fino ad ottenere una crema densa. Immergiamo il pentolino in acqua ghiacciata (io ho utilizzato il ghiaccio nel lavello della cucina così da non sprecare ulteriori contenitori) e aggiungiamo il mascarpone un pochino alla volta. Lasciamo riposare la nostra crema e dedichiamoci alla pasta frolla stendendola come ci piace nella forma e nella composizione, aggiungiamo sopra della carta forno e dei fagioli secchi per non farla alzare in fase di cottura, e la cuociamo a forno caldo per circa 30 minuti a 160/180 gradi. 
Il nostro dolce al cucchiaio ha bisogno di guarnizione per diventare ancora più bello e facciamo bollire il succo di due arance con lo zucchero di canna e tre cucchiaio di acqua aggiungendo una volta addensato, pezzi di arancia che andremo a togliere subito e riporre su della carta forno. Aggiungiamo a piacere le mandorle sopra le arance e se rimane del caramello coliamo sopra. Lasciamo riposare. 
La pasta frolla a questo punto è pronta e lasciandola raffreddare per qualche minuto, passiamo alla fase successiva. La sua distruzione in tanti piccoli pezzi e la aggiungiamo in un bicchiere per almeno la sua metà. Coliamo la crema e aggiungiamo ancora dell’altra pasta frolla che andrà ad affondare nella crema. Aggiungiamo le guarnizioni caramellate e serviamo freddo dopo un ora di frigorifero. 
Come ben vedete nulla è perduto. La pasta frolla è salva, il nostro dessert è pronto e non sarà quello visto sulle pagine di un giornale – Cucina Moderna per l’esattezza – ma il sapore è intenso ugualmente e le arance utilizzate, le Ribera Dop facilmente digeribili anche per chi come me ha problemi di reflusso. Da casa Ciopilla è tutto e alla prossima!
Sabrina

 

Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

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