Cosa vedere a Treviso: una passeggiata dentro le mura
Treviso è una città d’arte che vale la pena di visitare almeno una volta nella vita per il caratteristico centro storico medioevale ricco di arte e di piccole isolette. Girando per le piccole stradine trevigiane e passando per gli innumerevoli caratteristici ponti, possiamo respirare l’influenza della Serenissima in ogni suo angolo. Merita sicuramente una visita che può essere svolta in giornata sia a piedi che affittando le biciclette sul posto, per fare il giro delle mura che la contengono e la proteggono. Iniziamo il nostro viaggio arrivando in macchina e girando letteralmente attorno alla città per trovare un parcheggio gratuito con l’intenzione di sostare anche a pranzo e nel primo pomeriggio. Come molte città Venete, anche Treviso ha deciso di offrire ai suoi turisti e ai suoi abitanti parcheggi comodi ma con strisce blu cioè a pagamento. Una sosta costosa ma che, con una piccola ricerca e qualche consiglio possiamo ovviare nelle piccole aree a strisce bianche che si trovano in città. Uno dei pochissimi parcheggi gratuiti è sicuramente l’ex pattinodromo, che si trova all’interno delle mura cintate in via Fratelli Cairoli ma attenzione in quanto è uno dei pochi bianchi si fa fatica a trovare posto senza litigare con qualche avventore ma con un pizzico di fortuna si riesce a parcheggiare.
Iniziamo il nostro itinerario a Treviso osservando le sue piccole viuzze e passando davanti al primo complesso monumentale della città – San Francesco – ci fermiamo per osservarne la maestosità e l’opera in sé ma decidiamo di proseguire oltre, in quanto una funzione religiosa in corso impediva di fotografarne ogni suo angolo. Giriamo alla prima strada a destra, che scopriamo essere chiamata Via San Franceso e attraversiamo il primo dei ponti che si affacciano sul canale Cagnan. Le sue acque basse ma forti e impetuosecreano il giusto movimento per le pale dei mulini che ancora attivi su tutto il territorio fanno da sfondo al primo panorama di questa città veneta. Il rumore sordo dell’acqua che picchia sulle pale in movimento e la particolarità delle case che si rispecchiano nell’acqua, ci lascia senza fiato.
Dopo esserci ripresi da questo primo impressionante scorcio sulla città di Treviso – salici piangenti, locali storici e mulini – giriamo a sinistra subito dopo il Ponte di San Francesco e davanti a noi si prospetta un altra meraviglia di questa città: la Pescheria. Una piccola isola dove si svolge il tradizionale mercato del pesce e dove si sente particolarmente tutta la forza di questa città. Palazzi antichi e antiche ruote dei mulini fanno da sfondo a un mercato del pesce in piena attività dove simpatiche anatre con i loro paperi, si fanno fotografare orgogliose dai tanti turisti. Lasciandoci alle spalle la piccola isoletta dal profumo di pesce ci dirigiamo a destra verso il centro della città, osservandone ogni angolo e ogni scultura che fanno mostra di sè tra i canali e sui piccoli balconi che si affacciano su di essi.
Essendo domenica mattina di sole e con una aria primaverile che invoglia ad uscire, la città è ricca sia di turisti che di abitanti che chiacchierano a suon di Spritz nella piazza centrale denominata Piazza dei Signori. Cuore della città, con il palazzo dei Trecento a sovrastarne con la torre del Comune tutta la città, si può respirare aria di convivialità e di allegria. Un piccolo mercato di prodotti artigianali colora la piazza che animata da una gara ciclistica rende la città ancora più adorabile con il suo vociare. Lasciamo alle spalle la Piazza dei Signori e ci dirigiamo verso il Duomo e la seconda chiesa per importanza di Treviso: S.Nicolò. Purtroppo essendo domenica ci è impossibile fare fotografie ad ambedue i monumenti di cui uno è coperto da impalcature per via dei lavori di ristrutturazione mentre l’altro vi è in pieno una funzione religiosa. Torniamo verso Piazza dei Signori costeggiando la via dello shopping denominata Casalmaggiore e addentrandoci in una galleria con una esposizione di bellissime scarpe e borse firmate, trovando la famosa fontana delle Tette, che una volta gettava vino bianco e rosso durante i festeggiamenti. Purtroppo la vera Fontana delle Tette è stata distrutta negli anni e quella che si mostra in un piccolo anfratto tra negozi è una ricostruzione fedele.
Prima di fermarci per una sosta in una delle trattorie del centro abbiamo l’ultima tappa da visitare assolutamente: Canale Buranelli che con le sue piccole insenature e i balconi d’arte è un vero e proprio angolo di paradiso nel centro della città di Treviso. Il riflesso delle case e dei salici piangenti – adesso posso dirlo sono il simbolo di questa città veneta – che si riflettano sull’acqua insieme al silenzio conferiscono a questo angolo di città un fascino ancora più surreale. Piccole sculture che sembrano buttate li quasi per caso, donano a questo Canale Buranelli una atmosfera di altri tempi! Peccato che l’orda barbarica di un gruppo di turisti stranieri con il loro vociare abbia spaventato le piccole anatre che con i loro cuccioli “passeggiavano” allegramente nel canale.
La stanchezza incomincia a farsi sentire ma soprattutto la pancia brontola dalla fame. Ci sono tantissimi localini all’interno delle mura medioevali sia con la cucina tradizionale che con la cucina moderna ma noi preferiamo scegliere la prima entrando quasi per caso in una Osteria, dal nome alquanto strano che prende nome dalla via in cui è collocato: I filodrammatici.
Non aspettatevi un locale moderno con una mise en place degna di un ristorante a tre stelle anzi potremmo chiamarla quasi vintage per il miscuglio di accessori di ogni epoca e l’atmosfera buia ma il personale squisito, insieme alla cucina tradizionale di ottima fattura ci hanno stupito e meravigliato in ogni boccone. La voglia di provare le tagliatelle con ragù di anatra e il famoso merluzzo alla vicentina che tanto abbiamo sentito parlare in questi anni è stato assolutamente apprezzato. Assolutamente favoloso il vino della casa e l’accoglienza che ci è stata riservata soprattutto in presenza dei bambini. Prezzo non proprio nella media questo lo dobbiamo dire ma che rientra in un contesto della città che pare essere alquanto carotta nei servizi. Piccolo neo di questa meravigliosa città sono i prezzi che in linea con la zona in cui Treviso è collocata – il Triveneto – sono alquanto alti per un viaggiatore medio o in cerca di emozioni a costo contenuto. Tra i parcheggi a pagamento e i locali seppur caratteristici, in centro città si respira una aria di eleganza alta.
E’ ora di tornare a casa. Stanchi ma felici di questa domenica a zonzo per le vie della città di Treviso dove sembra che il tempo di sia fermato ai tempi della Serenissima con le sue calle e i suoi canali dal sapore storico. Ci torneremo sicuramente nei prossimi mesi per percorrere questa volta in bicicletta, le sue mura e risalire il Sila che si prospetta un interessante itinerario da scoprire ! E per chi vuole organizzare in anticipo il proprio viaggio a Treviso ecco qui alcune informazioni pratiche che potete reperire presso l’Ufficio Informazioni Turistiche della Provincia di Treviso IAT presso la Camera di Commercio in via Fiumicelli n.30 al numero di telefono +39 0422 547632 oppure visitando il sito www.visittreviso.it o mandando una email a info@turismotreviso.it
Alla prossima viaggiatori
Sabrina e Davide
2 Comments
Katja
Ci andrò per la prima volta fra un paio di settimane e non vedo l’ora perché è da una vita che la vorrei vedere! Già il fatto che è caratterizzata da canali e da tanta acqua, mi piace 🙂
Grazie per le info.
SaBriNa
Vedrai che te ne innamorerai perchè è un posto meraviglioso