Castello del Catajo: immerso nel verde dei Colli Euganei
Castello del Catajo: immerso nel verde dei Colli Euganei è l’esperienza di viaggio che voglio condividere con voi in queste giornate di metà aprile. Si preparano gli zaini, si rinfrescano le giacche a vento o si provano le scarpe da trekking in vista delle gite fuori porta che da Pasqua fino a giugno, coinvolgono molti italiani e tantissimi turisti stranieri in visita della nostra splendida penisola.
Ed immancabile, in una domenica tra le tante o per i vari ponti che si susseguono nei primi mesi di primavera, è una passeggiata fra i Colli Euganei . Oltre ad essere un oasi di verde e di buona tavola, grazie ai tantissimi agriturismi presenti, i piccoli rilievi di origine vulcanica che spiccano in solitaria fra le province di Padova, permettono di incontrare sul proprio cammino interessanti ville antiche e nobiliari oppure cittadine termali per momenti di completo relax.
E nel verde dei Colli Euganei tra ville e monasteri di antica costruzione, il nostro viaggiare fa sosta a Battaglia Terme in provincia di Padova e precisamente al Castello del Catajo. Una dimora, unica nel suo genere, che è stata nell’arco di nove secoli sia villa principesca che alloggio militare oltre che accogliente reggia imperiale e cenacolo letterario. Dalla famiglia degli Obizzi, che la costruì per celebrarne i propri fasti, passando per la famiglia Asburgo ed Este di Modena fino ad arrivare a residenza estiva degli Asburgo – imperatori d’Austria – il Castello del Catajo è la sede storica di innumerevoli racconti di una passata nobiltà.
I fasti nobiliari che hanno reso questo Castello, uno più interessanti del Triveneto , sono un ricordo lontano a causa delle vicissitudini famigliari ed ereditarie che hanno visto la dimora passare per un periodo di abbandono e decadimento strutturale ma che da alcuni anni, passando per le mani di un noto imprenditore della zona, sta provando a rimettersi in piedi con un progetto di rivalutazione della stessa. Il lavoro di riqualificazione è solo all’inizio e si prospettano anni di ristrutturazione di buona parte di esso ma il progetto in capo è veramente interessante per gli abitanti della zona e gli amanti della cultura.
Il percorso che viene offerto dalla Direzione del Castello del Catajo è duplice: da un lato la visita del Giardino delle Delizie, che accoglie i suoi visitatori tra secolari alberi e piccoli laghetti con ninfe e fontane (ahimè non funzionanti al momento in cui vi scrivo) e dall’altra, una visita con guida esperta all’interno delle affrescate stanze .
Il costo del biglietto è di 9 euro e gratuito per i bambini sotto i 5 anni comprensivi di guida e di un parcheggio (incustodito) affianco alle mura esterne. Se la visita al Giardino delle Delizie non è subordinata dall’acquisto di un ticket e dal tempo di permanenza, la visita all’interno del Castello necessita di una guida che viene prenotata al momento del biglietto di ingresso. Per gli orari di visita lascio a voi cari viaggiatori di andare a vedere il sito ufficiale dove sono spiegate le giornate di apertura cliccando → QUI
Ad accogliere i visitatori le guide esperte che accompagnano i turisti dal portone di ingresso dove la statua dell’elefante scruta ogni singolo movimento fin su alla ripida scalinata che venne costruita per dare la possibilità ai nobili cavalieri di percorrerla in sella del proprio cavallo facendo sfarzo della propria armatura e stendardo. E sotto lo sguardo attento del cane a tre teste – Cerbero – che accoglie nella prima parte della scalinata fino al terrazzo che sovrasta il giardino e parte dei Colli Euganei, inizia la visita all’interno del palazzo. Purtroppo non fotografabile.
Ad accoglierci nella prima parte del Castello, il ciclo di affreschi di Gian Battista Zelotti, che della famiglia Obizzi ne racconta le gesta di conquista militari e di alleanze ma anche i magnifici abiti settecenteschi che fanno parte della mostra in imminente apertura (il giorno 21 aprile) ideata e progettata dalla costumista storica Francesca Serafini di Antico Atelier. Ogni singola stanza – se ne possono visitare circa sei e una parte dell’esterno – sono minuziosamente raccontati dalla guida esperta che accompagna il visitatore nella storia del Castello dove si narrano anni di storia italiana ed europea. Cullati dalle parole sapienti possiamo ammirare con il naso all’insù ogni singolo angolo di questa dimora storica soffermandoci nei piccoli particolari della sua costruzione e del suo restauro recente.
Siamo giunti al termine del percorso e riprendiamo con somma fatica la strada di casa ma con alcune precisazioni d’obbligo a cui tengo molto per chi legge questi miei consigli di viaggio.
La visita con guida ha una durata variabile di circa un oretta, a volte anche meno, in gruppetti di circa venti/trenta a seconda delle richieste al momento del biglietto che nei giorni di maggiore affluenza possono variare sia per orari che per durata. Consiglio vivamente di visitare questa dimora in un periodo di relativa calma durante uno dei tanti pomeriggi di apertura al pubblico e non durante le festività da calendario rosso. Il numero di partecipanti al gruppo di visita è molto alto – circa venti o trenta persone – ma che nonostante gli spazi del Castello alquanto ampi, non permette di godersi al meglio ogni singolo affresco. La mancanza di educazione dei visitatore medio o del turista straniero sono una pecca in ogni situazione e per chi vuole far conoscere parte della storia di Italia ai più piccoli deve stare attento a non farsi calpestare piuttosto che seguire le interessanti spiegazioni della guida. Professionista con grande conoscenza della storia ma poco coinvolgente per le future generazioni che si ritrovano a sbuffare tutto il tempo. Un occasione persa a mio parere!
Il Castello del Catajo non ha una zona di ristoro ma è ben attrezzata con macchinette del caffè e d’acqua oltre che servizi igienici adatti a tutte le esigenze. Per raggiungere la location che si trova a Battaglia Terme si può percorrere l’autostrada A13 Bologna Padova uscita Terme Euganee e seguire le indicazioni per la cittadina termale oppure sulla S.S.16 Battaglia a meno di un km dall’uscita autostradale. Interessante è la possibilità di percorrere in biciclette parte del Parco dei Colli Euganei che viene denominato ciclabile E2 che con il suo percorso di 63 km permette di raggiungere tutte le località più importanti pedalando.
E prima di lasciarvi attenzione al fantasma che aleggia ormai da 359 anni tra le pietre del Castello del Catajo. La dama azzurra ovvero Lucrezia Obizzi, moglie di Pio Enea II, fu la protagonista di uno dei fatti più sanguinosi del 600 padovano. Vittima di un efferato omicidio passionale è un mistero che tiene con il fiato sospeso i visitatori nelle serate più tempestose.
Alla prossima viaggiatori
Sabrina