Italia,  Trentino Alto Adige

Passeggiando per il Lago di Braies in autunno

Iniziamo da capo. L’idea di base per trascorrere quattro giorni di riposo, i primi di novembre, era quella di partire (finalmente! ) per la Rassegna annuale Lucca Comics.
Manifestazione che si tiene nella omonima cittadina toscana e che riguarda sia i cosplay che tanto amiamo ma anche e soprattutto il mondo dei fumetti.
Ahimè! Nonostante il famoso sito per prenotare on line – Booking – fosse ben fornito di alloggi in zona. Pochissimi facevano al caso nostro considerando l’affluenza di visitatori durante la manifestazione.

“Ripiegare” sulla Val Pusteria è stato quasi un caso e, forse lo dobbiamo ai cookies che rimandano a vecchie ricerche ferme da anni in cronologia. E’ bastato poco per prenotare su alloggio nella zona residenziale della piccola cittadina di Dobbiaco. Conosciuta particolarmente per le sue piste da sci. Diviene un ottimo punto di partenza per chi vuole esplorare le Dolomiti,sia attraverso passeggiate che lungo le piste ciclabili.

Scarpe da trekking, maglioni in pile e zaino pronto per le escursioni abbiamo stilato una piccola lista di cose da fare tra cui il  Lago di Braies. Considerato meta ambita da moltissimi turisti e che vanta una galleria fotografica nei più conosciuti social media, e in particolare su Instagram.

La formazione naturale nel Parco di Fanes – Senes

Il lago che andremo a visitare è una formazione naturale e si trova a nord del Parco di Fanes- Senes – Braies delle Dolomiti e si è creato a seguito di una frana che lo ha reso il luogo ideale per escursioni, oltre che per vivere al meglio la natura. E’ percorribile in tutta la sua ampiezza di 3,5 km senza difficoltà alcuna, salvo una piccola parte che arriva al massimo a un dislivello di circa 50 metri ma che grazie al corrimano è totalmente fattibile anche per il turista meno esperto.
Poteva mancare una leggenda per questo luogo incantato? Assolutamente no! Si narra infatti che, percorrendo in barca il centro del lago si possa entrare magicamente nel Regno dei Fanes, un popolo leggendario che viveva queste zone anticamente e che è sparito nei secoli a venire. Un suono di tromba e si viaggia attraverso leggende e incantati misteri.

 

Come raggiungere il lago in macchina

Seguendo le indicazioni che portano da Dobbiaco a Brunico, si raggiunge la zona facilmente e ci si può fermare lungo la strada a chiedere ulteriori informazioni presso l‘Info Point di zona.
Il lago è ben segnalato e ottimo il servizio di parcheggio a pagamento che dista a pochi metri dall’entrata che insieme a un negozietto di souvenir, un barettino con un ottimo strudel caldo e l’albergo Pragser Wildsee sono le uniche abitazioni che incontrerete durante il cammino.

L’utilità di fermarsi presso il centro informazioni della zona vi permetterà di scoprire se l’albergo – ristorante o le malghe che partono dal lago, siano aperti durante la visita.
Informazioni molto utili se volete mangiare qualcosa di tipico e passare alcune ore in completo rilassamento ma la zona è anche attrezzata con panchine e tavoli in legno per un eventuale pic nic, se preferite portarvi il necessario da casa.

Quale sentiero scegliere per una passeggiata adatta a tutti

Esistono due modalità per percorrere il sentiero (contrassegnato con il numero 1) e la scelta varia a seconda della resistenza di ognuno di noi. La più facile è sicuramente quella che partendo da sinistra dell’albergo prosegue alla parte più alta del lago, dove il panorama è mozzafiato, e che grazie agli scalini e il corrimano permette una leggera salita più facilitata.

Diversamente se volete invece faticare pochetto di più, proseguite verso destra – sempre partendo dall’albergo – e godetevi ugualmente le meraviglie che il lago offre addentrandovi in parte nella boscaglia.

Noi abbiamo scelto quest’ultima che, oltre ad essere più tranquilla, porta al sentiero numero 14 e da li per un oretta di cammino in più a una  malga dove è possibile mangiare e sostare. Se la vostra scelta è questa e volete entrare nel vivo della tradizione tirolese informatevi sempre prima se il servizio è aperto. La stagionalità qui è molto importante e l’autunno è considerato bassa stagione.

 

Continuando il nostro percorso attorno al lago,  circa mezzora si giunge a metà del cammino. Ed esattamente dalla parte opposta della palafitta del noleggio barche.
Oltre ad essere un luogo di riposo. Grazie alla presenza di comode panchine in legno. Potrete osservare come l’acqua del lago cambia colore a seconda della luce che filtra tra gli alberi. E di come Croda del Becco e Punta della Quaira di Sennes che si trovano alle spalle, ne siano parte di questa meraviglia di sfumature.

La segnaletica – abituatevi a prestare attenzione alle indicazioni in legno che si trovano in tutta la zona perchè sono molto importanti per non perdersi-  avvisano gli escursionisti più esperti che si possono raggiungere le parti più alti di questa zona delle Dolomiti.  Percorsi da veri esperti e che noi abbiamo evitato avendo i bambini al seguito!

Come noleggiare una barca per fare un giro al centro del lago

Un altra mezz’oretta di cammino e si ritorna alla metà. Interessante è sapere che nel periodo di maggiore affluenza e in particolare primavera/estate vi è la possibilità di noleggiare per 30 minuti o un ora una imbarcazione a remi per girare in piena solitudine tutto il lago ma potremo sembrarvi ridondanti, chiedete sempre all’Info Point.

Il noleggio barca segue come le malghe presenti in zona la stagionalità e con le basse temperature è impossibile girare il lago essendo ghiacciato.

Siamo giunti alla fine del nostro racconto e consiglio di escursione con un ulteriore apprezzamento per la gentilezza del gestore del piccolo baretto che oltre a offrire uno strudel veramente gustoso, ci ha permesso di scaldarci vicino al camino e la professionalità dei camerieri dell’albergo ristorante dove abbiamo divinamente mangiato a pranzo.

 

E se viene fame? Dove mangiare specialità locali

In questo caso se pensate di usufruire del servizio ristorante dell’Hotel Pragser Wildsee – c’è anche la possibilità di avere un tavolo con vista lago – non è prevista la prenotazione ma i posti a sedere sono molteplici e non si spende nemmeno tanto. Ottimo servizio soprattutto nei confronti dei bambini che in tutta la zona della Alta Pusteria sono serviti e riveriti come degli adulti.

Sperando che questo nostro consiglio su come vivere il Lago di Bries in autunno sia di gradimento per ognuno di voi che passate di qua, non esitate a chiederci informazioni con un commento o mandando un email a I viaggi di Ciopilla

Saremo ben lieti di rispondervi nel minor tempo possibile e nel miglior modo che noi conosciamo ! Con il sorriso 😄

Alla prossima

Sabrina – Davide – Ciopi e Mattia

 

Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

5 Comments

  • Valentina

    Sai che è da tre o quattro anni che sogno di vedere questo lago e ancora non sono riuscita a visitarlo! Spero tanto di vederlo l’estate prossima (adoro i laghi dell’Alto Adige in estate). Comunque bellissime le foto! Con questi colori autunnali il lago aveva un tocco in più 🙂

  • Giulia

    Ho visto le foto di questo posto in tutte le stagioni e devo dire che l’autunno gli dà quasi un’aria malinconica e nostalgica. Mi piacerebbe andarci anche se per me è un po’ fuori mano. Mai dire mai 😉

  • Alessandra

    Conosco bene questo bellissimo lago perché d’estate vado sempre in vacanza a pochi km da lì… Però non l’ho mai visto in autunno. Le foto sono bellissime😍

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