Girovagando per la Romagna: San Leo
Girovagando per la Romagna. San Leo tra arte, mistero e leggenda |
Racchiuso tra la Toscana, le Marche e San Marino nell’entroterra riminese, si trova un magnifico borgo medioevale citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Stiamo parlando della cittadina di San Leo che possiamo considerare una vera opera d’arte e di architettura.
Monte Feltro, come veniva chiamata un tempo la cittadina romagnola, è stata un importante insediamento di epoca romana. Sorto intorno al tempio in onore di Giove Feretrio e a lungo oggetto di contese, venne finalmente portato via alla famiglia Malatesti dal giovane Federico da Montefeltro*, fino al passaggio del Pontificio attorno al 1600.
Da queste parti illustri personaggi camminarono tra le sue cinta tra cui San Francesco nel 1213 e il già nominato Dante nel 1300 e nelle sue prigioni nomi illustri come Felice Orsini e il Conte di Cagliostro, il cui fantasma si racconta sia ancora presente tra le sue mura (fonte wikipedia).
L’attrattiva maggiore per la cittadina romagnola è sicuramente il Forte di San Leo e se avete passeggini al seguito oppure non avete la possibilità di camminare dal centro del paese c’è la possibilità di usufruire di una navetta (gli orari come le informazioni sui biglietti di entrata, si possono reperire presso l’ufficio del turismo → sito ufficiale) .
All’epoca in cui andammo noi a visitare la Fortezza la mancanza di un bar o di un distributore di acqua fu molto sentita da tutta la famiglia e in caso vi consigliamo di portarvi dietro il necessario per sopperire alla fatica della salita se decidiate di farvela a piedi.
Una volta giunti in cima – con navetta o meno – potrete ammirare il territorio circostante e rendervi conto di come il possente masso calcareo sia a tutt’oggi, una fortezza naturale di estremo valore.
Consapevoli dell’importanza di costruire una fortificazione sul monte, i romani furono i primi a vederne il potenziale e nei secoli la stessa San Leo fu contesa da famiglie che ne volevano avere in mano i suoi territori. Bizantini, Goti, Franchi, Longobardi, le famiglie dei Malatesti e dei Montefeltro fino allo Stato Pontificio che nel 1613 la rese una prigione, il Forte di San Leo è stato al centro di innumerevoli diatribe per la conquista del territorio.
Oggi la Fortezza ha dismesso gli abiti di carcere ed ha ripreso il vestito che più gli dona per divenire la più importante testimonianza di arte militare in quella che è considerata la più bella cornice di Italia.
Vista a mozzafiato sulla Valle sottostante |
Una vita intrisa di magia e di mistero con una morte ancora più strabiliante all’interno della prigione, hanno reso questo personaggio un simbolo e il forte un luogo di mistero. Il visitatore potrà rivivere ogni singola stanza e ogni singola cella che ha visto non solo il Conte risiedervi per anni prima della sua morte ma anche giovani partigiani combattenti per la nostra Patria, le cui testimonianze sono ben visibili nelle scritte sui muri delle prigioni.
Fermatevi un attimo ad osservare la valle sottostante che potrete ammirare passeggiando nella parte esterna del Forte e lasciate vagare lo sguardo. Perdersi è un attimo. E se proprio volete andare oltre, vi è la possibilità di utilizzare un binocolo, che assomiglia tanto a quelli che si trovano nella Torre Eiffel e che mi fanno ricordare un vecchio video della band dei Duran Duran come colonna sonora di un film di 007.
Guardare oltre con il binocolo |
Noi abbiamo scelto di fermarci in una Piadineria perchè Romagna è sinonimo di piadina. Nulla di più! Tant’è che non ho nemmeno la foto da come ci siamo fiondati su di essa con fame bramosa e di soddisfazione gustativa. Sicuramente ovunque andiate mangerete bene e con grande soddisfazione del vostro palato. I bambini in Romagna sono coccolati e troverete spesso un menu a loro dedicato con prezzi concorrenziali e porzioni non troppo grandi.
Prima di salutarvi e darvi appuntamento alla prossima meta, una piccola precisazione: il consiglio di viaggio che state leggendo è di un paio di anni fa quando ancora scrivere per il blog era un passatempo. Ad oggi, ho anzi, abbiamo voluto ripercorrere vecchi consigli e riscriverli con un cenno di informazioni in più di quello che apparivano all’epoca. Ed ecco perchè siamo a febbraio, fuori fa un freddo esagerato e nelle foto siamo vestiti da estate.
Sempre a vostra disposizione per ogni informazione aggiuntiva o anche solo per un saluto cordiale ….