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Cappellacci di zucca con ragù di carne (tradizione ferrarese)

Bisogna tornare indietro di qualche secolo per scovare la prima vera ricetta dei cappellacci di zucca che, sono parte integrante della tradizione culinaria ferrarese e che nel 2016 si sono aggiudicati la denominazione IGP (acronimo di Indicazione Geografica Protetta).
Inizialmente chiamati tortelli di zucca nel ricettario di Giovan Battista Rossetti del 1584, nei secoli successivi presero il nome di cappellacci per distinguerli tra le tante tipologie di pasta ripiena che si presentavano nella tradizione italiana.
I tanto amati quadrattini di pasta all’uovo del duca Alfonso II d’Este, sono da sempre una diatriba tra la città di Ferrara e la città di Mantova per il suo ripieno e a seconda delle zone, gli ingredienti cambiano radicalmente mentre rimane il sapore dolciastro della zucca cotta al forno, che li rende cosi particolari.
Il periodo migliore per assaggiare questa specialità è sicuramente il periodo in cui la zucca ha il suo picco massimo di produzione e da settembre a ottobre circa, tantissime sono le sagre che richiamano turisti e amanti di questa specialità. Attenzione il vero assaggiatore di questo primo piatto emiliano deve assolutamente condirlo con un ragù di carne e non come si legge sui trattati moderni di cucina con burro fuso e salvia.
I veri cappellacci di zucca sono assolutamente da abbinarsi a un corposo ragù di carne. Parola di ferrarese doc!!
Prima di procedere alla ricetta dei caplaz bisogna pensare alla cottura della zucca
che potete leggere cliccando su →→ Zucca:storia, proprietà e cottura al forno ←←
Il suo ripieno di zucca lo rende il migliore primo piatto
Cappellacci di zucca con ragù di carne (tradizione ferrarese)
 
 
 
 
 
Cappellacci di zucca con ragù di carne 
la ricetta 
 
 
 
Ingredienti
  • Per la pasta fresca occorrono: 3 uova, 300 g di farina 0, 1 pz di sale
  • Per il ripieno: 1 kg  di zucca violina cotta al forno, 180 g parmigiano reggiano, noce moscata e sale  q.b
  • Farina 0 per eventuali utilizzi.
Preparazione 
  • Procediamo inizialmente con la pasta fresca creando su una spianatoia una fontana con la farina e al centro aggiungiamo le uova con un pizzico di sale. Aiutiamoci con una forchetta spostando la farina dall’esterno fino al centro così da incominciare ad amalgamare gli ingredienti tutti insieme.
  • Procediamo a impastare con le mani con un movimento deciso del polso fino a quando non si è formato un impasto liscio e compatto.
  • Con l’utilizzo di un mattarello o con apposita macchina per tirare la pasta, create tante sfoglie sottili lasciandole riposare per una decina di minuti dopo averle ricoperte con una spolverata di farina.
  • In una ciotola aggiungete alla polpa di zucca cotta al forno il parmigiano reggiano grattugiato e una spolverata di noce moscata con un pizzico di sale.
  • Procedete con la creazione dei cappellacci ricavando da ogni sfoglia  vdei quadrati di circa 6 centimetri per lato e aggiungete al centro un cucchiaino di ripieno alla zucca.
  • Chiudete il quadrato da angolo ad angolo premendone leggermente i lati e successivamente ripiegate le estremità unendole. Il segreto è quello di utilizzare i pollici e lasciare al centro il dito indice che crea così il vuoto ad anello tipico di questa pasta ripiena.
  • Portate ad ebollizione l’acqua per la cottura e cuocete i cappellacci per circa 5 minuti. Al momento in cui vengono a galla lasciate passare un minuto e utilizzando un mestolo toglieteli dalla cottura. Non scolate come si fa con la pasta normale altrimenti si rompono.
  • Condite con abbondante ragù di carne e servite caldi .
Siamo giunti al termine di questa ricetta e non ci resta che un sentito buon appetito con i caplaz di zucca !
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 

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2 commenti

  • Claudia

    Io adoro i cappellacci di zucca! Purtroppo, a mio malgrado, ho scoperto che non sono tutti uguali e che a Mantova si mette nell’impasto (senza specificarlo in menù) anche l’amaretto, una delle poche cose che non mangio! Li avevo provati proprio a Ferrara ed, errore mio, pensavo fossero simili 😅

    • SaBriNa

      Uhhhhh c’è una lotta da secoli che vede coinvolte Ferrara e Mantova sull’utilizzo dell’amaretto nel ripieno. Comunque di solito si mette quando la zucca è troppo dolce e rischia di ricoprire gli altri sapori ma non dirlo ai miei concittadini ferraresi :p

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