Italia,  Valle D'Aosta

Parco Faunistico Mont Avic: un rifugio sicuro per gli animali alpini

La prima richiesta strana che è stata posta dai bambini durante la vacanza in Valle d’Aosta è arrivata un paio di giorni dopo il nostro arrivo. Tutto sommato abbiamo pianificato l’intero viaggio in base alle nostre esigenze da adulti, togliendo assolutamente dalla lista di cose da fare le voci riguardanti i parchi tematici e similari. Naturale e sensato ci è apparso fin da subito il loro disappunto ma la richiesta di trovare un parco faunistico o una passeggiata che permettesse di osservare gli animali alpini nel loro habitat naturale, ci ha preso letteralmente alla sprovvista.
Tempo dieci minuti di ricerche – grazie alla wifi gratuita offerta dal campeggio – e abbiamo realizzato che osservare gli animali nel loro ambiente senza andare oltre i 2500 metri diventava quasi impossibile fino a quando non siamo incappati in una piccola brochure.Abbiamo così fatto la nostra prima conoscenza con il Parco Faunistico Mont Avic che si trova all’interno di una più ampia area naturale e protetta.

La primissima sensazione di visitare  un vero paradiso poco battuto dal turismo di massa ci è apparsa fin da subito un ottima occasione per poter conoscere da vicino la natura incontaminata e i suoi amici animali.
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Parco Naturale Mont Avic – panorama
Siamo così partiti per  il Parco Naturale Mont Avicprendendo la Statale n.26 da Aosta con direzione Forte di Bard e a pochi chilometri da Verres abbiamo imboccato la strada che porta a Champdepraz.
Tra tornanti e curve a gomito – non adatte a chi soffre la macchina sicuramente – abbiamo raggiunto la località Chevrere e successivamente il centro visitatori di Covarey . In questa ultima località è possibile lasciare la macchina in un parcheggio gratuito. Siamo a circa 1300 mt s.l.m.
In alternativa se preferite l’autostrada, l’uscita adatta a raggiungere il parco è quella di Verres, la quale vi immetterà nella SS26 e dovrete tornare indietro per un paio di chilometri verso Aosta. Da qui le indicazioni sopra riportate.Recuperata una cartina dei sentieri, siamo partiti all’avventura fermandoci in primis al Parco faunistico Mont Avic la cui entrata è a pochi minuti di cammino dal centro di accoglienza i turisti.

 

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Parco Faunistico Mont Avic: a contatto con la natura
Gli animali ospitati nei due ettari di terreno, provengono tutti da un centro di recupero veterinario, il quale dopo averli curati e rimessi in piedi hanno dato loro una seconda opportunità di vita.Nessuna gabbia. Nessuna recinzione. Nessun animale sedato. Una piccola ma grande famiglia che ci ha fin da subito fatto amare questo luogo e i suoi ospiti.
Abbiamo conosciuto Frank con le sue lunghe corna, lo scoiattolino rosso tutto intendo ad aprire le ghiande mentre saltava su e giù dall’albero, il daino, il capriolo dolcissimo e pieno di remore ad avvicinarsi, la volpe argentata che insieme alla sorella si godevano il fresco sotto un albero ma soprattutto abbiamo visto degli animali che stanno bene nel loro ambiente. Le uniche birbanti che non si sono fatte vedere sono state le marmotte, le biricchine!

 

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Parco Faunistico Mont Avic: un rifugio sicuro per gli animali alpini – senza gabbie

 

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Parco Faunistico Mont Avic: il Frank e le sue amiche

 

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Parco Faunistico Mont Avic: le coccole sono sempre le benvenute

La passeggiata all’interno del Parco Faunistico ha una durata di circa un oretta e permette di conoscere moltissimi animali che nascono e vivono in montagna. Il percorso è alquanto difficile per i passeggini e il silenzio, il rispetto per l’ambiente in cui vivono gli animali è un comportamento che ognuno di noi ha il dovere di rispettare. Schiamazzi e urla a nostro parere stonerebbero molto con il silenzio dell’intera valle.

L’accesso al Parco avviene passando prima dalla biglietteria  e il costo di entrata è di otto euro per gli adulti, cinque euro il ridotto per i ragazzi dai 6 ai 16 anni e gratuito al di sotto dei cinque anni.

Prima di lasciare la meravigliosa famiglia che gestisce il rifugio, una coccola alla mascotte appena nata, ci serve per ricaricare le batterie per intraprendere il sentiero che ci avrebbe portato in località Servaz desot e al suo relativo lago.

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Parco Faunistico Mont Avic: la mascotte ufficiale

 

Il dislivello di 500 mt che da Chevrere conduce al Lac de Servaz ci appare fin da subito molto semplice per una passeggiata con i bambini e ipoteticamente raggiungere gli alpeggi attorno ai 1500 s.m.l. sembra essere la scelta perfetta.Ahimè per un motivo e per un altro che evito di raccontarvi, il sentiero numero 5b che ci avrebbe portato nel giro di un paio di ore tra pascoli montani, la pineta uncinata e il lago subalpino, non l’abbiamo mai imboccato.

Sbagliando calorosamente segnavia, ci siamo trovati a scalare la montagna con una grande fatica che non vi immaginate e a dover tornare indietro dopo un oretta di sbuffamenti da parte dei bambini (giustamente!) .
Nessuna paura! Abbiamo ugualmente fatto la conoscenza con un animale che sgranocchiava un legnetto all’interno delle tantissime cascatelle che si incontrano lungo il sentiero ma che troppo timido, non si è fatto fotografare e abbiamo fatto i conti con i nostri limiti umani.
Una bellissima esperienza che ci ha fatto capire tantissime cose su di noi e sui pericoli della montagna!

Informatevi sempre e sempre senza fare di testa vostra ma seguendo le indicazioni delle guide più esperte e non lasciando mai la strada segnata. Serve soprattutto testa quando ci si avventura in luoghi a noi sconosciuti!

Siamo giunti alla conclusione di questo percorso che ci ha permesso di conoscere da vicino le specie animali alpine che tanto abbiamo desiderato in questi anni e ci ha dato emozioni che solo la natura incontaminata, può offrire all’uomo.

Vi lasciamo con questa immagine che rispecchia il nostro viaggio tra le montagne e le praterie della Valle d’Aosta.

Alla prossima viaggiatori

 

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Parco Naturale Mont Avic: mucche al pascolo

 

Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

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