La nostra prima vacanza in 3 e mezzo è iniziata a Porec
Croazia,  Europa

La nostra prima vacanza in 3: Porec in Croazia

Affacciata sulle acque cristalline dell’Adriatico, Porec è una delle gemme più brillanti della Croazia. Questa antica città, con le sue strade lastricate ei suoi edifici storici, è un vero paradiso per chi cerca una destinazione adatta alle famiglie.

Se stai pianificando una vacanza con i tuoi piccoli, Parenzo in Croazia potrebbe essere la scelta perfetta. Ecco cosa ti aspetta visitando Porec. E come abbiamo vissuto la nostra prima vacanza in 3 e mezzo!

La nostra prima vacanza in 3 e mezzo

I figli a volte riescono veramente a metterti in difficoltà con le loro domande. Sicuramente le studieranno mentre dormono certe questioni. Tant’è che quando la più piccola di casa ha riposto in noi il suo forte quesito siamo letteralmente caduti tutti dalle nuvole.

Non mi fraintendete. Non che ricordi poco del nostro primo viaggio. Anzi! Ho ben in mente ogni loro singolo vagito, sorriso e risata ma il loro primissimo viaggio insieme è qualcosa che ricordo vagamente.

Saranno stati gli ormoni. Sarà stato che la nostra prima vacanza in tre (e mezzo) arrivava dopo un periodo non proprio idilliaco della mia vita sentimentale.

Veniamo al primo viaggio insieme che è poi l’argomento di questo scritto. Il quale fa parte di un progetto più ampio portato avanti da Silvia, blogger di “Mammainviaggio” ideatrice tra l’altro dell’hashtag tra #laprimavacanzain3, in cui sono raccolti molti divertenti e buffe prime volte.

Un racconto di viaggio molto particolare

E qui entrano in gioco i ricordi sbiaditi di un viaggio in Croazia. Mattia ancora piccolino, un compagno alla sua prima esperienza con bimbo al seguito e Sofia. Beh lei era nella mia pancia ancora. E fidatevi se vi dico che all’epoca già si faceva sentire.

A questo punto voi direte che viaggiare con un bambino oramai grandicello non è paragonabile a farlo con un bimbo piccolo. Effettivamente loro parlano e si muovono in piena autonomia.

Tutto può sembrare facile e semplice. Sicuri? Se ci seguite vi raccontiamo il nostro viaggio avventuroso tra le spiagge non spiagge dell’Istria.

La nostra prima vacanza in tre e un sorridente Mattia

Scegliere la Croazia con i bambini : Porec in Istria 

Scegliere Porec in Istria come primo viaggio a tre è forse stata la scelta più infelice della nostra vita da genitori. Abbiamo scelto di pancia. Forse anche di ricordi.

Per noi Parenzo, così è chiamata in italiano questa cittadina balneare della Croazia, è stato il primo viaggio da innamorati. Ci alzavamo tardi la mattina, si scendeva in piscina o in spiaggia. Si mangiava quando capitava.

Si faceva molto tardi la sera. Soprattutto ci si metteva nemmeno tre ore di autostrada. Vicino, facile e comodo non trovate?

Comodissimo se non fosse che quando ci siamo tornati con Mattia l’autostrada era appena stata inaugurata in un svincolo importante e le tre ore si sono quadruplicate diventandone ben 15.

Bollino nero, rosso o verde?

Mese di Agosto. Bollino nero. E noi fermi in mezzo al traffico, motore spento, pieni di bagagli e tutto l’occorrente per trascorrere una settimana in appartamento con un bambino non abituato a viaggiare.

Vi svelo un segreto. Ci hanno salvato degli studenti svedesi. Da un furgone scassato probabilmente tenuto su con dello scotch, è sbucato fuori un pallone da calcio. Mettersi a giocare a palla in mezzo alle macchine ferme, chiacchierando in lingue diverse gli uni con gli altri ,è stato un attimo!

Quindici ore di macchina. La stanchezza, le gambe doloranti, gli ormoni in ballo ma soprattutto il passaggio in frontiera con la Slovenia.

Avete mai avuto quella sensazione di incompleto, mancante? Io si! ho sempre avuto paura di uscire dai confini e trovare un zelante ufficiale a cui i documenti presentati risultassero poco chiari.

E ricordatevi mamme (e papà) che, quando si viaggia con i bambini è sempre bene avere tutti i documenti in regola!  In caso poi che i genitori siano separati o divorziati, c’è bisogno dell’autorizzazione di entrambi. Salvo disposizioni diverse da parte del Tribunale dei minori ma questa è un approfondimento complicato che non stiamo ad affrontare al momento.

La nostra prima vacanza in 3 senza appartamento prenotato

Pensate che sia finita qui? Assolutamente no! Sopraggiunta la fame, il male alle gambe (e alle orecchie) è stato il preludio per il panico totale. Ovvero arrivare in appartamento e scoprire che non era più disponibile!

L’Istria come tutta la Croazia, ha dei prezzi degli appartamenti veramente economici. Le “zimmer” ovvero le camere in affitto, sono un mercato molto ampio e spesso volentieri in mano anche a persone non proprio attente al cliente.

La fregatura è sempre dietro all’angolo! E se noi alla primissima esperienza ci abbiamo rimesso pochi soldi di caparra, vuol dire che siamo stati anche fortunati. Non sempre va cosi bene!

La prima vacanza in 3 a Porec e i suoi disastrosi momenti

Cosa fare in caso la struttura prenotata non sia disponibile?

Domanda molto interessante. Risposta alquanto difficile. All’epoca del nostro primo viaggio in tre e mezzo, l’uso del telefono cellulare serviva solo per le chiamate e i messaggi.

Non esistevano i social,  WhatsApp era ancora una idea nella mente dei suoi ideatori. Le mappe erano solo cartacee. Insomma telefonavi e potevi fare solo quello!

Ed è quello che abbiamo iniziato a fare noi. Abbiamo incominciato a telefonare a tappeto tutti gli alberghi della zona fino a quando non si è mostrata la nostra salvezza. Una camera tripla in un residence a pochi minuti dal centro di Porec.

Con ogni probabilità il Laguna Materada che con le sue piscine, la cucina interna internazionale, la spiaggia non spiaggia e tanto tanto ancora, forse non esisterà nemmeno più. Avrà cambiato nome. In fin dei conti in otto anni cambiano tantissime cose. Ma se cosi non fosse, il nostro consiglio è quello di prendere nota. L’albergo è veramente adatto alle famiglie con bambini al seguito.

Scegliere la sistemazione giusta quando si viaggia con i bambini è assolutamente importante. Toglietevi dalla testa soprattutto se sono piccoli di soggiornare in luoghi selvaggi dove non vi è acqua potabile e nemmeno un ospedale nelle vicinanze.

Queste considerazioni possono essere fatte dal momento in cui diventano grandi. Ci mancherebbe altro, voi siete liberi di muovervi come vi pare. Noi andiamo sul sicuro. E questa vacanza ci ha fatto capire che il pericolo è dietro l’angolo e che avere con sé sempre un kit di primo soccorso è indispensabile.

In viaggio con il kit di primo soccorso a disposizione H24

L’ordine dei piccoli incidenti capitati in una settimana ve lo evito. In compenso sappiate che siamo partiti  con tre confezioni da 24 cerotti colorati e altrettanti sono state acquistati. Un paio di fasce per le distorsioni alle caviglie e chissà cos’altro che sto dimenticando. Ah si! La crema per le ustioni. Quella oramai è immancabile in ogni viaggio.

E questo solamente perché in Istria non esistono spiagge come le intendiamo noi. Ovvero con la sabbia e con il mare accogliente. Adatto ai bambini. La salvezza è stata ovviamente la piscina!

Questa opportunità di trovare una sistemazione con piscina annessa è veramente stato di grande aiuto. Ed ecco perché vi consiglio di scegliere quando vi è possibile, una struttura che abbia nei paraggi una pozza d’acqua al cloro.

L’Istria con i suoi 400 passa chilometri di costa, non ha spiagge con sabbia. E se c’erano noi non le abbiamo trovate. Piccoli anfratti con sassi. Grandi distese di sassi duri. Mare mosso. Onde enormi. Impossibile raggiungere l’acqua per la troppa gente. Scordatevi di rimanere ore sotto l’ombrellone a fare castelli con la sabbia. Evitate proprio di portarvi dietro l’occorrente per farlo.

Perché viaggiare con i bambini sembra facile!

E lo è assolutamente! Rifarei tutto da capo anche le 15 ore di viaggio. Tornerei volentieri in Croazia e in tutti i luoghi che ci hanno visto mettere piede. Lo farei con una certa consapevolezza matura. Informandomi sulle strutture. Perché ogni viaggio è sempre una prima volta!

Non partendo a caso e soprattutto avendo l’occorrente per i bambini in caso di piccoli disastri. Lo rifarei altri milioni di volte e mi spiace solo non averlo scoperto prima perché nonostante tutto sono esperienze che lasciano un segno ed aiutano a crescere nel mondo. A renderli indipendenti.

E voi quale è stata la vacanza in tre più divertente, disastrosa o indimenticabile? I commenti vi aspettano.

Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

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