Italia,  Veneto

Montagnana: il borgo, la storia e il suo prosciutto Dop

Montagnana con la sua ben conservata cinta muraria è la cittadina che vi presentiamo oggi. Grazie all’invito dell’amico Guido di Visit Montagnana, abbiamo avuto modo di conoscere da vicino la cittadina veneta in una sabato ricco di spunti interessanti.

Il tour guidato è arrivato un paio di anni dopo la nostra prima volta nel borgo, di cui ricordiamo solo una piccola e frettolosa visita sotto le mura. Grazie alla professionalità di tutto lo staff capitanato da Guido, la guida dell’Associazione Culturale Murabilia e il sorriso degli esercenti che ci hanno ospitato, abbiamo avuto modo di approfondire ulteriormente la conoscenza di questa città.

Non ci resta che indossare un paio di scarpe comode e partire per un  itinerario ricco di storia e di gustose specialità locali.

Visita al borgo di Montagnana: dentro e fuori le mura

Appena si arriva in città, il primo impatto visivo sono le alte mura merlate che sembrano avvolgere e proteggere i suoi abitanti. Il complesso fortificato che conserva il suo antico fascino medioevale, si estende per un perimetro di circa 2 km. Al suo interno il tessuto urbano con le viuzze e i palazzi rinascimentali, rendono questa città molto interessante da visitare.

La vicinanza con Padova, Vicenza, Verona e Ferrara fanno di Montagnana un punto strategico per la presa dell’intera regione. Motivo in più per creare una vera fortificazione che la rendesse inespugnabile dagli attacchi esterni. Un pensiero che possiamo trovare già dai tempi del predominio romano.

Da piccolo borgo fortificato, nato come difesa contro le scorrerie degli Ungari, a centro feudale della Famiglia Marchesi Estensi, passano molti secoli. Anni ricchi di guerre e di battaglie rendono il borgo uno scrigno di storie da raccontare.

Alla fine troviamo un pezzetto di noi a Montagnana: la famiglia degli Estensi

A partire da Castel San Zeno, considerato il nucleo più antico della città e risalente alla famiglia degli Estensi. Di pianta rettangolare, l’edificio principale ha un suggestivo cortile interno protetto da due torri di vedetta e dal Mastio di Ezzelino. Quest’ultimo con i suoi 38 metri di altezza offre un panorama su tutta la città e con le belle giornate limpide anche dei colli Euganei e dei Colli Berici.

E’ grazie alla forza politica di Venezia che dal 1400 si ebbe un un periodo di tregua nelle lotte di conquista del territorio. La stessa città di Montagnana scelse di passare sotto il dominio della Serenissima. Diventando così un centro agricolo molto importante per la produzione di canapa. Una produzione d’eccellenza per la realizzazione di corde e di vele che servivano per le imbarcazioni veneziane.

E fu così che lo stesso Castel San Zeno cambiò destinazione d’uso, diventando un deposito di canapa in estate e un ricovero per i soldati della Serenissima durante il periodo più freddo.

Ezzelino II e la tradizione del suo impasto di pane lievitato

Torniamo però a parlare di uno dei personaggi più caratteristici della città: Ezzelino II. Un nome che ritroveremo non solo nella torre a lui dedicata ma anche girando per la cittadina veneta. Al condottiero e politico italiano si deve una delle specialità tipiche della zona. Rimasto ferito durante il devastante incendio che vide protagonista proprio Montagnana, in uno dei suoi attacchi storici, Ezzelino fu salvato da una popolana. La storia narra che la giovane in possesso di un impasto di pane con lievito naturale misto a miele e frutta secca ridiede vita al militare ferito. Nasce cosi il pandolce di Ezzelino che possiamo assaggiare ed acquistare presso la Pasticceria Cuccato dove la tradizione artigianale è di casa.

Ma quante porte ci sono a Montagnana? Contiamole insieme

Proseguendo il nostro viaggio alla scoperta del borgo ci lasciamo alle spalle il mastio e il Castel costeggiando le mura. Passiamo attraverso Porta Vicenza, che fu costruita attorno al 1500 per dare un maggiore accesso al fiume Frassine.  Attraversiamo Porta Legnago che con la sua Rocca degli Alberi aveva il compito di difesa al borgo e ci fermiamo ad osservare il suo complesso meccanismo di ponti levatoi, saracinesche e porte battenti. Alziamo gli occhi e notiamo Porta XX settembre. Non possiamo rimanere indifferenti al campanile della vicina Chiesa di San Francesco, che sembra toccare con la sua punta il cielo.

Il centro storico di Montagnana

La conformazione di Montagnana è simile a moltissimi borghi che prendono spunto dall’agorà greca. Dove la piazza centrale funge da fulcro delle attività politiche e commerciali . E’ dedicata a  Vittorio Emanuele II, la cui statua presente sul listone mostra le spalle al vicino Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta. Non è una caso che il primo Re di Italia sia così sfrontato da dare le spalle alla chiesa della cittadina veneta. La storia ci narra che fu proprio Vittorio Emanuele II con le sue truppe a cacciare lo Stato Pontificio da moltissime regioni e stati italiani.

Tutto attorno alla piazza monumenti ed edifici storici

Attorno a tutta la piazza possiamo osservare alcuni palazzi storici come il Monte della Pietà e della Loggia. Il settecentesco Palazzo Valeri o il più recente in stile liberty  palazzo della  Cassa di Risparmio. Durante il nostro percorso alla scoperta della cittadina fortificata abbiamo avuto modo di entrare all’interno del Duomo. Abbiamo ascoltato le indicazioni della nostra guida turistica, la quale ci ha spiegato minuziosamente ogni particolare della chiesa in perfetto stile tardo gotico. Edificata tra il 1431 e il 1502 voluta dal Vescovo di Padova per la popolazione di Montagnana, è ignoto il nome del primo costruttore. Evidenti risultano i lavori di rifinitura eseguiti da Lorenzo di Bologna nella fase finale della costruzione.

Il Duomo di Montagnana raccontato da una guida del luogo

Tipicamente a pianta a croce latina, la Chiesa Santa Maria Assunta si contraddistingue per la sua notevole dimensione e per essere in una posizione obliqua alla sottostante piazza. L’effetto prospettico che si coglie è quello di osservare sia la facciata che il fianco della costruzione. Al suo interno tra i tanti dipinti che possiamo osservare, spiccano alcune opere del pittore Giorgione. Il più noto esponente della scuola veneta ci regala due affreschi raffiguranti David con la testa del gigante Golia e l’eroina ebraica Giuditta vittoriosa sul generale assiro Oloferne. Di particolare attrazione è la Cappella del Rosario con il suo misterioso affresco astrologico risalente al XV secolo.

Entriamo come ospiti d’eccezione a Palazzo Pomello Chinaglia

Aperto al pubblico in via eccezionale, il Palazzo Pomello Chinaglia è la cornice ideale per organizzare eventi eleganti e ricchi di fascino. Nato come casa fortezza per l’esercito, si differenzia dagli altri edifici del centro storico, per la sua costruzione più vicina al mondo umbro che veneto. Dimora storica di importanti condottieri, di casate nobiliari molto influenti in zona, la residenza venne acquistata dalla famiglia di proprietari terrieri Chinaglia, che ne mantenne viva la tradizione negli anni. E ad oggi la sensazione che si prova a oltrepassare il grande portone azzurro è quello di entrare nella storia. La visita con la supervisione della guida di Murabilia si è svolta in una silenziosa contemplazione degli arredamenti e delle opere presenti, del cortile interno e del salone con il suo particolare tetto in legno a travatura sporgente.

E ora è giunto il momento di mangiare le specialità di Montagnana

Avrete già intuito dal titolo che una delle specialità di questa zona è il prosciutto crudo. E ci arriveremo a parlare di questo gustoso e dolce prodotto ma tempo al tempo. Prima di raccontarvi della nostra visita presso il Salumificio Brianza e mostrarvi le foto, vi vogliamo regalare alcune dritte per mangiare a Montagnana.

La giornata per iniziare bene ha bisogno di una ottima colazione e la pasticceria caffetteria Cuccato è il posto perfetto per partire alla grande. Oltre al già citato Pandolce di Ezzolino, questo locale con la sua produzione artigianale è un ottimo alleato per chi ama circondarsi di dolcezza. Collocata nel centro storico a pochi passi da Castel San Zeno e dal Mastio è ottima per una piccola pausa durante la visita alla città.

Gustando specialità tradizioni presso una osteria storica

Diversamente se la colazione non è il vostro pensiero principale ma preferite tirare fino all’ora di pranzo, vi consigliamo di fermarvi a gustare le specialità locali presso l’Osteria due Draghi che si trova in via Carrarese. Pieno centro storico. Niente paura: i draghi sono solo nel logo e nel nome dei proprietari. Qui si mangia magnificamente una cucina semplice, ricca di ingredienti di stagione e a km 0. Potete scegliere di fermarvi solo per un aperitivo, gustando le loro birre artigianali oppure come abbiamo fatto noi di scendere nella cantina del ‘500 per mettere i piedi sotto al tavolo. Da qui a gustare le loro specialità è un attimo. E l’esperienza sensoriale coinvolgerà tutti i cinque sensi.

Non dimentichiamoci il prosciutto crudo D.o.P di Montagnana

Altro giro, altra specialità è il prosciutto crudo D.O.P. Nelle prossime settimane vi parleremo più approfonditamente della visita presso uno dei salumifici storici della città ma girando per Montagnana, si può iniziare ad assaggiare la sua inconfondibile bontà fermandosi nei locali gastronomici storici. Uno di questi è la Gastronomia Enoteca Zanini che per rendere omaggio a tale squisitezza ha pensato di offrire alla sua clientela un cono ripieno di formaggi e il Prosciutto Crudo Berico Euganeo D.O.P.  A pochi passi dal listone e dal Duomo, la gastronomia è ricca di prodotti di ottima qualità e con un personale sempre sorridente che ama consigliare la propria clientela.

Visitando Montagnana: informazioni utili

Avevamo tanto da raccontarvi di questa giornata in visita alla cittadina veneta che ci siamo dimenticati di darvi alcune informazioni importanti. Per raggiungere la città si può scegliere di utilizzare la macchina e il treno, ambedue le scelte sono molto comode. La città si trova nel centro tra le province di Verona, Padova e Vicenza quindi le autostrade da utilizzare sono perfette da qualsiasi parte si giunga.

Se la macchina è il vostro mezzo utilizzato sappiate che si può parcheggiare all’interno della cinta muraria. Ad esclusione del periodo estivo in cui la zona diventa a traffico limitato. Ci sono moltissimi parcheggi gratuiti come quello che trovate in Piazza Trieste nelle mura ad Est e dove si trova tra le altre cose, anche l’ufficio di informazioni I.A.T Montagnana. Nel mese di maggio (terzo e quarto fine settimana) il prosciutto Veneto Berico Euganeo D.O.P. è il protagonista indiscusso di una magnifica Festa a lui dedicato ma la cittadina offre veramente tantissimi spunti interessanti da prendere in considerazione. Tra questi lo storico Palio dei 10 comuni del Montagnese che si svolgono il primo fine settimana di Settembre.

Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

17 Comments

    • SaBriNa

      Ciao Sofia. Si c’è un area di sosta camper leggermente fuori dal paese che è ben servito da strade senza particolare difficoltà. Il paese tutto è in piano e si giro molto bene. Unica eccezione ma credo per motivi architettonici è per salire sul Mastio dove so che c’è un ascensore ma fino a metà mentre per raggiungere la parte più alta, ci sono delle scale non adatte.

  • Cla

    sembra davvero un bellissimo Borgo con un sacco di cose da vedere e di posticini dove assaggiare specialità. Mio marito partirebbe ora solo per il prosciutto

  • Martina Monti

    Che bello questo itinerario! Non ho mai esplorato questa zona, ma mi ispira molto, soprattutto l’Osteria Due Draghi! Me la segno!

  • SognaViaggiaVivi

    L’Italia ha alle sue spalle una storia millenaria ed inevitabilmente quando si vuole visitare una nuova localitá, se si ha tempo e voglia di approfondire e conoscere, si scoprirá proprio tutto quello che hai raccontato tu nel tuo articolo. Dove la storia si fonde con il presente, con i nomi dei luoghi, con il cibo (in questo caso il pandolce di Ezzelino). C’é un mondo nascosto dietro ad ogni piccola cosa.

  • Michela

    Adoro il prosciutto crudo credo proprio che sarebbe una città che apprezzerei molto! Buon cibo e Borghi interessanti sono davvero due cose che apprezzo molto quando viaggio 🙂

  • Annalisa

    Che paesino delizioso! Poi io impazzisco per i borghi chiusi da cinte murarie. Sarei molto curiosa di assaggiare il prosciutto, di cui sono un accanita fan e degustatrice, e concludere la gita con un morso al pan dolce di Ezzelino!!

  • Elisa

    Se siete amanti del prosciutto crudo potreste passare una volta anche nel vicino Friuli Venezia Giulia, dalle mie parti, dove vantiamo uno dei migliori prosciutti d’Italia 😉
    Curiosando fra i vostri post sembra che non siate stati ancora nella mia regione: la festa del prosciutto crudo di San Daniele sarebbe una buona occasione per scoprirla!

  • anna di

    Grazie Sabrina, mi hai riaccompagnato in posti in cui ho bellissimi ricordi. vivendo vicino a vicenza montagnana era una meta dove andavo spesso, ma non ho mai saputo dei suoi prosciutti. Ho visto le foto su IG e gliele ho mostrate a mio marito che ha detto “questa estate dobbiamo fare tappa li “! quindi grazie da parte di entrambi

  • Giovy Malfiori

    Montagnana è stata per anni, quando ero piccola, la meta delle gite alle elementari o quel posto in cui andavo con i miei per una gita fuori porta la domenica. Ora, vivendo via dal Veneto, mi rendo conto che mi manca un po’. Ho sempre adorato quella città fortificata. E anche il suo prosciutto.

  • Monica

    Un borgo davvero interessante e una giornata decisamente speciale in buonissima compagnia 🙂 Spero di avere altre occasioni per ripetere l’esperienza!

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