Prosciutto Veneto Berico Euganeo – visita al Salumificio Brianza
Sabato di inizio aprile. Volutamente con i figli lasciati alle cure dei nonni materni. Un cielo terso che richiama più una giornata autunnale, che un inizio di primavera. Un viaggio in autostrada di meno di un ora e l’arrivo a Montagnana, il piccolo borgo con le sue mura merlate. La città veneta è stata una piacevole scoperta non possiamo negarlo. Abbiamo avuto modo di passeggiare fra le sue stradine del centro storico. Entrare all’interno del Duomo dedicato a Santa Maria Assunta e di conoscere il motivo per cui la statua di Vittorio Emanuele II sia stata posizionata mostrandone le spalle in un gesto beffardo. Siamo saliti sulla torre più alta perdendoci con lo sguardo verso l’infinito ed oltre. Abbiamo conosciuto i suoi abitanti fermandoci nelle botteghe e nei locali storici con un ritmo lento. Consapevole. Tipicamente e magnificamente di provincia. Una bellissima giornata ricca di chiacchiere, nuove conoscenze e ritrovate amicizie.
Nella nostra sete di conoscenza non poteva mancare una visita nei luoghi in cui viene prodotto l’eccellenza della gastronomia veneta: il prosciutto crudo D.O.P. Grazie allo staff del Salumificio Brianza abbiamo avuto modo di entrare direttamente nel loro stabilimento per carpirne i segreti , assaggiare la loro produzione e brindare alla giornata che lentamente volgeva alla fine.
☆ Brevi cenni storici sulla produzione del Prosciutto Veneto Berico Euganeo ☆
Fin da piccola, entrando nel retrobottega della macelleria dei nonni paterni, la mia curiosità infantile si mostrava in tutta la sua interezza. Mi sono sempre domandata il motivo per cui, il nonno, massaggiasse ogni singolo pezzo di carne prima di portarlo nel banco frigo. E da li venderlo alla clientela affezionata. Leggendo la storia del prosciutto Veneto Berico Euganeo questa curiosità che mi sono sempre tenuta dentro, senza aver il coraggio di esternare, si è rivelata.
Dobbiamo tornare indietro di tantissimi anni quando durante le antiche Fiere di Montagnana e dei paesi della dorsale Berico Euganea, nella giorno di S. Caterina si dava il via alla contrattazione della carne. Il tutto con lo scopo di produrre un prosciutto che avrebbe seguito regole severe. Una di questa che ancora oggi è ben salda e riprende antiche tradizioni. Stiamo parlando dell’atto di massaggiare la carne e di cospargere di sale per dare il via al periodo di riposo, di stagionatura.
Perché tutto questo non si perda negli anni è stato istituito nel 1971, un Consorzio di tutela voluto dai produttori operanti nella pianura che coinvolge la zona dei Colli Berici ed Euganei. L’obiettivo è quello di tutelarne l’origine e la qualità del Prosciutto mantenendone la lavorazione secondo le antiche tradizioni ed usanze.
☆ Al Prosciutto Veneto Berico Euganeo viene assegnato il marchio D.O.P. ☆
Si dovrà aspettare il 1996 perchè l’Unione Europea assegnasse il marchio D.O.P . L’acronimo di Denominazione di Origine Protetta garantisce il legame che intercorre tra le qualità del prodotto e il territorio in cui esso nasce. E quindici sono i comuni che rientrano nell’area di sviluppo del Consorzio di Tutela. Di Montagnana, la città che abbiamo visitato nel nostro press tour ne è il centro rinomato oltre che sede del Consorzio stesso.
Scopriamo cosi che ogni singolo pezzo deve seguire un rigido disciplinare e solo dopo che esso è stato seguito, il Prosciutto viene marchiato a fuoco con il simbolo del Leone di San Marco e la scritta “Veneto”. Ma non prima di un periodo di lunga attesa che può variare dai 12 mesi per arrivare anche a 20. E se dalla parolona – disciplinare – ne esce un prodotto dolce e che si scioglie in bocca, lasciamo che la usino come meglio credono.
☆ Visita al Salumificio Brianza di Montagnana ☆
Tra i tanti interessanti impegni in cui siamo stati coinvolti durante il blog tour che si è tenuto a Montagnana un paio di sabati fa, non poteva mancare una visita all’interno di uno stabilimento storico per la produzione del Prosciutto Veneto D.O.P.
Il ritrovo del dopo pranzo presso il Salumificio Brianza sito in via Luppia San Zeno al numero 35 è avvenuto in completa autonomia. Chi si è fatto accompagnare, chi è arrivato con la propria vettura e chi addirittura in camper in rigoroso silenzio ci siamo ritrovati all’ingresso. La timidezza che fino a quel momento era stata protagonista della mattinata si è improvvisamente sciolta con l’accoglienza da parte di tutto lo staff del salumificio. In particolare con il proprietario storico che con il suo accento veneto inconfondibile, ci ha accompagnato all’interno della produzione.
Prima di procedere con la visita ci hanno chiesto di rispettare alcune norme di igiene. Abbiamo indossato un cappellino di carta per non permettere ai capelli di volare in giro. Un grembiulone in stile “CSI scena del crimine” e le soprascarpe di plastica blu che fanno tanto piscina coperta della domenica. Il tutto in una fragorosa risata dei presenti che non smettevano di scattare selfie.
☆ Visita al Salumificio Brianza di Montagnana : un racconto pieno di emozioni ☆
Impacchettati per benino abbiamo varcato la soglia, seguendo il titolare del salumificio, che con la sua cadenza veneta e un microfono che faceva ogni tanto qualche capriccio, ci ha raccontato la nascita del prodotto. Ha ribadito il concetto molto importante che nulla è lasciato al caso ma che ogni singola fase, deve seguire un procedimento rigido e curato. Il tutto parte dalla scelta degli allevamenti che sono italiani e soprattutto certificati passando per il mantenimento in apposite celle frigorifere di alta tecnologia. Ogni singolo passaggio è verificato dalla equipe veterinaria che non perde mai di vista il procedimento anche nel periodo di riposo. Ci viene raccontato come durante il periodo di essiccazione e stagionatura l’equipe segue ogni singolo pezzo con un rigoroso e meticoloso controllo.
Ciò che rimane della visita presso il Salumificio Brianza, non è solo il sapore dolce del loro prosciutto ma sono le parole affettuose che il titolare e lo staff dedicano al proprio lavoro. Ci mettono passione. Ci mettono il cuore. E questo si sente in ogni singola fetta. Mettiamo da parte le varie parolone che servono agli esperti e lasciamoci conquistare dal sapore unico e genuino che ci viene offerto. Accendiamo tutti i sensi.
Per dovere di cronaca (si dice cosi alla fine no?) il Salumificio Brianza produce tantissime qualità di insaccati e anche il più indeciso degli acquirenti secondo noi troverà un prodotto di suo gradimento.
Siamo giunti alla fine. Se volete dare una occhiata dettagliata alle foto che abbiamo scattato durante la giornata in giro per Montagnana potete seguire l’hashtag #visitmontagnanatour oppure la galleria di I viaggi di Ciopilla il tutto sempre su Instagram.
2 Comments
Maria
Adoro il prosciutto crudo e non potevo non essere attratta dall’articolo! La visita al salumificio dev’essere stata una vera goduria (e la foto sopra direi che è abbastanza esplicativa)!
Raggio di Sole in Valigia
Interessantissimo (e moltooo invitante) questo post. Adoro andare alla scoperta dell’arte culinaria italiana e a quanto pare non sono la sola! 😅
Valentina