My Trolley Blog: intervista a Sab Campanella
Prosegue con estremo interesse, la Rubrica Intervista a … che oggi rivolge alcune domande a una amica blogger conosciuta da poco ma che ci sta regalando grandi sensazioni su di lei.
E’ un piacere avere qui con noi Sab Campanella e il suo progetto editoriale My Trolley Blog , che seguiamo in giro per l’Emilia Romagna, l’Italia e nel mondo. E partendo seppur virtualmente in questo viaggio della conoscenza poniamo la nostra prima domanda che da sempre è un classico.
☆ Parlaci un pochino di te? Raccontati in poche righe! ☆
Sono riccionese, amo scrivere, ho un debole per i cani, mi piace ascoltare più musica che posso e mi piace molto ballare (anche l’elettronica, ma non il sound latino). Parto tutte le volte che posso, anche se ho 36 ore ne vale sempre la pena.
☆ Perchè hai deciso di aprire un blog? Quale è stato il primo pensiero che ti ha fatto premere il tasto “pubblica”? ☆
La voglia di condividere il mio punto di vista, spesso alternativo (così mi dicono da quando ero una adolescente) e vedere in quanti sono “dalla mia parte”, cioè la pensano come me, ovvero: no mainstream, no top ten, no best seller. Piuttosto, invece, un approccio personale e consapevole alla vita. Non mi interessa essere una influencer, sono sempre semplicemente me stessa.
☆ Parlami del viaggio più bello che hai fatto! ☆
Per lo più viaggio da sola e parto almeno un paio di volte al mese. Sarà forse anche per questo che il viaggio tutt’ora più bello, tra i tanti, quello nei fiordi norvegesi, perché è stato il mio primo viaggio con me stessa. Niente shopping, niente monumenti iconici, niente mostre né musei ma solo una landscape stupenda e perfetta per stare un po’ con se stessi.
☆ Il viaggio che ti ha deluso maggiormente quale è stato? ☆
Nessun viaggio mi ha mail deluso. Ogni posto, come ogni persona, ha la sua personalità da scoprire, il suo carattere e la sua identità, tratti sempre singolari e non replicabili .
Quindi, in ogni viaggio, c’è sempre il bello della scoperta e dell’emozione della meraviglia. Ovviamente alcuni posti mi sono piaciuti di più altri meno. Tra le capitali europee, ad esempio, non tornerei a Madrid.
Ed ad ogni viaggio mi porto a casa nuove conoscenze. Ogni volta che faccio un viaggio non mi entusiasma solo vere nuovi posti e assaggiare nuovi piatti, ma conoscere nuove persone che spesso si trasformano in relazioni d’amicizia grazie alla facilità di restare in contatto via social.
☆ Siamo giunti alla fine di questa Intervista con … e la domanda che amiamo fare ai nostri lettori prima di salutarli, è dedicata al cibo. Quale è stata la pietanza che hai amato maggiormente e quella che proprio non è stata di tuo gradimento? ☆
Premesso che ormai da 20 anni non mangio carne, direi che il migliore per me è è la cheviche, sia veggie che di pesce. Il peggiore, invece, un piatto messicano di cui, però, ho rimosso il nome (non a caso…)
Ringraziamo con affetto Sab e la sua sensibilità di affrontare le sfide di viaggio in giro per il mondo!
E noi vi diamo appuntamento alla prossima Intervista a …