Grazzano Visconti: il borgo, il castello e il fantasma
Immerso nella campagna padana della Val Nure a pochi chilometri da Piacenza, si trova un piccolo ma delizioso paese di nome Grazzano Visconti. Il borgo, che tutt’oggi è visitabile per una buona parte, fu costruito per volere di Giuseppe Visconti di Modrone. Un complesso in stile medioevale che si amalgama perfettamente al nucleo originale del 1300. Palazzi con torri merlate, botteghe artigiane per la lavorazione del ferro e una leggenda misteriosa come cornice di sottofondo. Il borgo medioevale moderno vicino alla cittadina di Vigolzone, ha tutto ciò che serve per diventare un itinerario da conoscere da vicino.
Grazzano Visconti e la sua storia
Un primo approccio di borgo è visibile a partire dal 1300 ma solo cento anni dopo, si potrà parlare di Grazzano Visconti a tutti gli effetti. Ebbene si! Tutto ebbe inizio quando Gian Galeazzo, primo duca di Milano, concesse alla sorella Beatrice e al neo sposo di appropriarsi del terreno. Fu così che iniziarono i lavori del primo abitato del borgo con la costruzione della dimora nobiliare. Il castello di Grazzano e la tenuta che si sviluppò tutto attorno, non furono esenti dalle lotte di potere politico che possiamo leggere sui libri di storia. Omicidi, incendi e matrimoni combinati sono solo una parte di ciò che il borgo piacentino avrebbe da raccontare fino al momento in cui andrò completamente in rovina.
Sarà solo grazie al grande intuito creativo del conte Giuseppe Visconti che dobbiamo il progetto di rinascita dell’intero abitato. Un progetto che sarebbe ripartito dal castello e dalla piccola Chiesetta dedicata a Sant’Anna con la costruzione di abitazioni per i giovani artigiani del posto. Un vero e proprio villaggio dove le arti e i mestieri, sarebbero stati una vetrina per poter far conoscere le opere degli artisti che l’abitavano.
Grazzano Visconti: la storia di Aloisa, l’innamorata
Il piccolo borgo medioevale voluto e amato dal conte Giuseppe è visitabile in buona parte tutto l’anno e gratuitamente. Eccezione per il castello e il parco che essendo di proprietà privata seguono alcune limitazioni in base a una rigida programmazione. Durante il periodo invernale e in quello primaverile si può partecipare agli eventi organizzati dalla proloco di Grazzano Visconti.
Passeggiando per le tipiche costruzioni medioevali, tra una torre merlettata e una bottega artigiana, sarà impossibile non imbattersi nella statua di Aloisa. Braccia conserte su un corpo importante, il basamento che è collocato nei pressi della piazza del Biscione, sa raccontare una storia di tradimento e di amore puro. La sua vicenda narrata e tramandata agli abitanti del borgo nei secoli, vedono in Aloisa una donna addolorata per l’amore non corrisposto per il marito. Uno struggente dolore che la portò alla morte e a vagare nei secoli come fantasma tra le mura del Castello.
Aloisa con la sua storia molto simile a tante ragazze innamorate può essere considerata un San Valentino in gonnella. E a noi piace tanto pensarlo!
Grazzano Visconti: informazioni pratiche
Raggiungere l’abitato di Grazzano Visconti non è difficile essendo a 12 km a sud di Piacenza con la relativa uscita dall’autostrada (sia percorrendo la A1 che la A21). Se preferite utilizzare il treno una volta arrivati a Piacenza, ci sono autobus di linea che portano direttamente alla fermata “Grazzano Visconti”.
Attorno al borgo ci sono due grandi parcheggi a pagamento che comprendono una area sosta per i camper ma senza i servizi igienici, il carico/scarico e tutto l’occorrente. Il costo per notte è di 12 euro e a nostro parere una esagerazione considerando che c’è solo una sbarra ma nessuna recinzione. Oltre che la mancanza di servizi.
Il borgo come abbiamo accennato poco sopra è sempre aperto mentre i negozi a rotazione seguono i giorni di chiusura con orari che cambiano a seconda della attività. Il castello e il parco sono visitabili con visita guidata a pagamento.
Manifestazioni ed eventi a tema sono organizzati in maniera eccellente e vi consigliamo di buttare un occhio al sito ufficiale dove sarete sempre aggiornati. In questo periodo di pandemia e di limitazioni alla circolazione oltre che al divieto di assembramento, non sarà difficile trovare alcuni negozi o ristoranti che seguono regole ben precise.
E prima di passare al prossimo viaggio, vi lasciamo un tramonto che abbiamo avuto modo di scattare dal parcheggio dove eravamo in sosta per trascorrere la notte .