Che differenza c’è tra escursione, trekking e hiking?
“Che differenza esiste tra escursione e trekking?” sembra essere la domanda che ci viene posta maggiormente nei commenti degli articoli o nei post sui social. Erroneamente si pensa che siano termini uguali o molto simili ma in realtà sono molto differenti fra di loro. Capirne la differenza permetterà a chiunque di noi di trovare la giusta attrezzatura ma soprattutto non trovarsi impreparati nei percorsi intrapresi. Vediamo insieme la differenza che intercorre tra escursionismo, trekking e hiking.
Sappiate che è tutta una questione temporale!
Escursionismo: cosa bisogna sapere per intraprendere questa pratica
Con il termine escursionismo viene considerata quella attività motoria esercitata in un territorio. A scopo di studio o di svago che si differenza da una semplice passeggiata. Come abbiamo accennato poco sopra è tutta una questione di tempo ovvero per considerare tale una escursione bisogna che questa sia nell’arco della giornata stessa. Si può uscire per un ora, due o per tutta la giornata ma con il rientro nell’arco delle 24 ore. Si può scegliere di camminare in un sentiero ad anello o lineare con partenza in un luogo e arrivo in un altro. In tutti i casi bisogna essere in grado di capire i pericoli e le difficoltà del sentiero stesso.
Per tale motivo molte associazioni come ad esempio il CAI hanno redato una lista di categorie. In base alla conformazione del terreno e alle difficoltà che si possono incontrare.
CLASSIFICAZIONE CAI (CLUB ITALIANO ALPINO) SULLE DIFFICOLTA’ IN ESCURSIONISMO
Difficoltà T Sentiero Turistico | Itinerario su stradine, mulattiere e larghi sentieri. Non superano i 2 mila metri di altezza e non hanno grosse difficoltà di orientamento. |
Difficoltà E Sentiero Escursionistico | Itinerari che si svolgono su sentieri, pascoli, detriti o petraie con salite e discese, zone aperte e zone boschive. Possono svolgersi su pendii che richiedono l’utilizzo di scalette, pioli, cavi già presenti o di un accurato equipaggiamento (imbragatura, moschettoni ecc). Richiedono esperienza e il giusto senso dell’orientamento oltre che una buona preparazione fisica, abbigliamento adatto ad affrontare ogni situazione climatica che si presenti. |
Difficoltà EE Sentiero Escursionistico Esperto | Sentieri, percorsi o tracce su terreni impervi e spesso rocciosi con difficoltà tecniche (via ferrate ecc) a quote elevate (1000 metri di dislivello). Si richiede buona forma fisica, assenza di vertigini e conoscenza dei principali dispositivi di autoassicurazione (imbragature, moschettoni ecc) |
Difficoltà EEA Itinerario per Escursionisti Esperti con Attrezzature | Per questa sigla valgono gli stessi accorgimenti della Difficoltà EE ma con obbligo dei principali dispositivi di autoassicurazione per il passaggio di via ferrate o sentieri attrezzati. |
Trekking: dal significato storico ai giorni moderni
Con la parola trekking andiamo a coinvolgere tutte quelle escursioni turistiche o sportive basate su spostamenti a piedi o a cavallo. Queste si sviluppano su sentieri di campagna, mulattiere e montani.
Il significato moderno e maggiormente usato ai giorni nostri deriva dal verbo inglese to trek ovvero fare un lungo viaggio o fare un viaggio. Le origini di questa parola vanno ricercati nella storia dei contadini boeri di origine olandese che si insidiarono nella penisola di Capo di Buona Speranza in Sudafrica. La comunicazione nelle colonie avveniva tramite l’utilizzo della lingua germanica occidentale Afrikaans e con la quale alla voce trek si indicava il “camminare dietro le tracce dei carri trainati dai buoi”.
Nel 1830 e nel 1840 la colonia olandese dei contadini boeri sotto pressione dei britannici che ne avevano abolito la schiavitù, emigrò verso la zona a nord del Fiume Orange, gettando le fondamenta dell’attuale Sudafrica. I pionieri “quelli che vanno avanti” vennero chiamati i Voortrekkers e a loro è dedicata l’immensa opera in granito che si trova a Pretoria, in Sud Africa.
Nell’Europa del Nord e in parte dell’America il trekker è colui che viaggia alla scoperta di nuove luoghi sia a piedi e con l’utilizzo della bicicletta ma non necessariamente in paesaggi montani. Un viaggio di esplorazione che segue i ritmi lenti del proprio essere e che gli anglofoni preferiscono chiamare backpaching, viaggio con lo zaino.
… e con il termine hiking?
Dal verbo to hike ovvero camminare si intendono quelle escursioni che hanno una breve durata immersi nella natura più varia come possono essere boschi, prati e sentieri di montagna a bassa quota. Non vi è bisogno di un serio allenamento ma una minima conoscenza dei luoghi che si vogliono visitare oltre che il naturale rispetto per ciò che circonda.
Qualsiasi sia la scelta per intraprendere una escursione è importante avere con sé un comodo abbigliamento e uno zaino in spalla con tutto l’occorrente per non farsi trovare impreparati davanti agli imprevisti. Ne parleremo a breve e vedremo insieme quali saranno gli accessori indispensabili da indossare e da utilizzare per vivere al meglio le proprie esperienze in mezzo alla natura.
4 Comments
Elisabetta
Non conoscevo il termine hiking e ora so che l’abbiamo praticato varie volte! Aspetto volentieri un post che approfondisca tutto l’occorrente da portarsi dietro per una escursione. Anche a noi piace molto camminare in montagna, ciao!
SaBriNa
Erroneamente pure noi all’inizio parlavamo di trekking poi ci hanno corretto in Trentino Alto Adige che ci ha aperto un mondo. Chissà se un giorno vi incontreremo su un sentiero di montagna durante una passeggiata!
Susanna
Articolo molto interessante, mi ha chiarito le idee, grazie
Valeria
Alcune cose non le sapevo. Post super utile!