Cervarezza: a spasso per i suoi boschi innevati
L’inverno del 2021 lo ricorderemo sicuramente per le abbondanti precipitazioni nevose che hanno ricoperto l’intera dorsale appenninica settentrionale. Copiose nevicate che hanno interessato i centri abitati a bassa quota e parte dei crinali fino ad avere ben 2 metri di neve. Passato un primo momento di stupore per un evento che non si avverava da decenni, abbiamo puntato il camper verso Reggio Emilia. Destinazione Cervarezza e la prima passeggiata dell’anno in mezzo ai boschi totalmente innevati.
Situata ai piedi del Monte Ventasso, Cervarezza è una importante località termale ed escursionistica dell’Appennino Reggiano. Una zona molto interessante dal punto di vista naturalistico in quanto è poco abitata ma soprattutto senza autostrade e ferrovie che la attraversano. Questa particolarità la rende perfetta per lunghe passeggiate nella natura e per immergersi nella particolare fauna che qui è di casa. Cervarezza ha una altitudine sotto i mille metri e questo permette una convivenza con specie come il lupo, il cervo europeo, il falco pellegrino. Il suo sottobosco ricco di funghi, castagni, mirtilli e lamponi ne completano un paesaggio da conoscere più da vicino.
Cervarezza: informazioni su come arrivare, dove sostare e alloggiare
Inserito nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, il capoluogo del comune di Ventasso, si trova a meno di 50 km da Reggio Emilia. Seguendo la direzione per Castelnuovo né Monti, si procede sulla SS63 per Busana tra un alternarsi di dolci curve e alcuni tratti lineari. Per facilitare il percorso in caso abbiate un mezzo più grande o soffrite la strada, consigliamo di procedere da Sassuolo. La strada è più morbida, con meno curve e con un panorama che comprende parte della vallata del Secchia.
Località rinomata per le escursioni e il trekking, Cervarezza offre alcuni alloggi per tutte le tipologie di viaggiatore. Alberghi, bad e breakfast e un campeggio con piazzole e cassette in legno. La nostra scelta si è concentrata sul Campeggio Le Fonti. Una struttura immersa nella natura e attorniata da un bosco di castagni a pochi minuti da sentieri e attrazioni turistiche. Il camping offre piazzole con allaccio corrente per i camper o le roulotte, una zona panoramica per piantare la propria tenda e bungalow in legno. Una area comune dedicata ai servizi igienici, docce con acqua calda e lavatoio per panni e stoviglie. Carico acqua potabile e scarico. All’interno della struttura è presente un attrezzato bar, un ristorante pizzeria e un mini market. E’ compresa nel prezzo una piscina al coperto e un zona sauna.
Cervarezza: passeggiare fra i boschi di castagni e non solo!
Il campeggio che abbiamo scelto per la prima uscita in zona gialla è un ottimo punto di partenza per molti sentieri e altrettante escursioni. Il versante emiliano dell’Appennino che fa provincia con Reggio Emilia è segnalato dal CAI con il colore rosso – bianco e la numerazione a 3 cifre dispari che inizia con il 6 (ad esempio troviamo il sentiero CAI 615).
Dal cartello in legno del campeggio inizia il sentiero che porta fino al Monte Ventasso e al Lago Calamone. Con il suoi 1727 metri s.l.m è una ottima attrattiva per escursionisti esperti. Tempo di salita è attorno alle due ore e mezza con un dislivello di 700 metri, la segnaletica da seguire è CAI 665 e poi 663 – 665 dal Rifugio Cadoniche.
Per i meno esperti e per le famiglie con bambini si potrà scegliere di passeggiare nel bosco fino a Busana e tornare indietro sullo stesso sentiero. Il primo tratto è uguale a quello che gli esperti prenderebbero per raggiungere Monte Ventasso e al bivio con il sentiero 663 si prosegue a sinistra. Il dislivello di questo sentiero è minimo ed ha alcune postazioni con tavoli in legno e panchine per una breve sosta. Arrivati a Busana ci si potrà rifocillare il corpo e la mente con alcune specialità gastronomiche della zona.
Cervarezza e le alternative alle passeggiate in mezzo ai boschi
In alternativa, volendo rimanere in zona si può optare per passare una giornata alle terme oppure raggiungere l’Osservatorio Astronomico. In entrambi i casi la distanza dal campeggio è di circa 10 minuti su strada asfaltata. Se la giornata è limpida senza nuvole dal punto più alto è ben visibile la Pietra di Bismantova, una formazione rocciosa citata da Dante Alighieri nel IV canto del Purgatorio nella Divina Commedia. Proseguendo oltre l’Osservatorio Astronomico è possibile raggiungere il forte napoleonico situato a cavallo tra le vallate del Secchia e dell’Enza. Questa costruzione di cui rimangono solo alcuni resti ben visibili si chiama Fortino della Sparavalle.
Oltre i vari sentieri che si inerpicano attorno a Cervarezza, il centro storico con le antiche botteghe e il museo del Sughero valgono una passeggiata. All’interno della Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Matteo si potrà ammirare il quadro raffigurante una Madonna Nera.
Il nostro consiglio gastronomico: il Parmigiano Reggiano da portarsi a casa acquistabile presso il Caseificio del Parco in via Nazionale Nord (SS63).
Per qualsiasi informazione sugli orari di apertura del campeggio, dei musei o dei negozi qui menzionati vi consigliamo di fare riferimento direttamente a loro. Le condizioni della pandemia Covid19 non ci permettono di essere precisi e dettagliati al momento in cui scriviamo.
Passeggiare in mezzo alla neve: parliamo di attrezzatura
Partire ben attrezzati ad affrontare il freddo è il primo atto di amore che ci meritiamo quando decidiamo di intraprendere una escursione. L’abbigliamento e l’attrezzatura sono molto importanti per poter godere al meglio questa nuova avventura tipicamente invernale. Vediamoli insieme:
- Scarpe da trekking: la struttura di questo accessorio deve avere una suola con una ottima presa sulle rocce e sui sentieri impervi. Alte alla caviglia e waterproof per trattenere i liquidi all’esterno.
- Giacca ventilata e pantaloni impermeabili.
- Berretto o passamontagna e guanti.
- Ghette impermeabili: oltre a proteggere i polpacci dal freddo questi accessori servono per non permettere alla neve di entrare a contatto con le calze e con le scarpe.
- Ciaspole: le racchette da neve permettono di poter camminare agevolmente sulla neve fresca limitando le cadute. Devono essere adattate al numero delle scarpe da trekking.
- Bastoncini da trekking: permettono di mantenere l’equilibrio nei percorsi più difficili e impervi. Necessari per la neve le rondelle che si applicano al bastoncino per avere un appoggio più solido sulla neve.
… e nello zaino? Ognuno di noi attrezza questo accessorio a seconda delle proprie esigenze ma è bene avere sempre con sé:
- Burro cacao
- Crema solare protezione alta
- Kit pronto soccorso
- Kit pronto soccorso valanga e fischietto per i soccorritori
- Orologio GPS –
- Borraccia termica
- Snack al cioccolato o energizzanti
- 1 paio di calze di riserva
E per concludere un ultimo suggerimento: impariamo a vestirci sempre a cipolla! Parola di mamma che non ha questa abitudine!