
Bolsena: il borgo e il suo lago
La prima meta alla scoperta dell’Alto Lazio sarà Bolsena, grazioso borgo della provincia di Viterbo. I vicoli rimasti intatti nei secoli, la possente rocca che avvolge la parte più antica e gli scorci sul lago sottostante, sono una imperdibile gita per un fine settimana. Avvolta da una fitta nebbia in inverno e da un caloroso sole in estate, Bolsena ci appare come sospesa nel tempo. Oppure semplicemente la mancanza di un turismo propriamente più estivo ci vuole mostrare il vero volto del borgo etrusco.

Il borgo di Volsinii tra storia, lotte per il dominio del territorio
Bolsena, il cui nome antico è Volsinii, venne costruita dal popolo romano dopo aver espugnato la città etrusca di Velzna (attuale Orvieto), trasferendo gli abitanti nei dintorni del lago. La presenza di piccoli insediamenti costrinse gli abitanti di Velzna a erigere una cinta muraria in tufo per potersi proteggere dalle invasioni esterne. Nei secoli Volsinii ebbe una importante e costante crescita e a contenderne l’ottima posizione, furono moltissime famiglie nobiliari. Tra le più note furono la famiglia guelfa dei Monaldeschi che in un susseguirsi di lotte per la conquista del territorio si ritrovarono a combattere contro la famiglia Filippeschi. Per proteggersi contro gli acerrimi nemici eressero attorno al XII secolo una possente roccaforte su uno dei colli alle pendici dei monti Volsini.
La Rocca dei Monaldeschi della Cervara, il cui stemma è un cervo ancora visibile su una delle torri di guardia, ospita ad oggi il Museo territoriale del Lago di Bolsena dove è possibile scoprire la storia dei popoli vissuti in questa parte di Lazio. E’ il punto più alto del borgo oltre che uno dei quattro rioni che compongono il centro storico. Santa Cristina con l’omonima Basilicata, Borgo e la zona più moderna di San Giovanni completano il centro storico.
Il borgo di Bolsena come procedere per la visita
La fontana di San Rocco nel rione Borgo
E’ il primo monumento che incontriamo appena varcata porta Fiorentina ed è a tutti gli effetti il centro dove si incontrano gli abitanti di Bolsena. Una leggenda narra che San Rocco arrivando a Bolsena si fermò alla fontana per dissetarsi e per pulire una brutta ferita che con l’acqua guarì immediatamente. L’acqua della fontana di San Rocco si pensi sia così miracolosa.
Rocca Monaldeschi della Cervara nel rione Castello
Salendo per le ripide e scivolose strade acciottolate del rione Castello si giunge alla Rocca e al panorama sul lago di Bolsena. La famiglia Monaldeschi, padrona del borgo in tempi passati, finì di costruire parte degli edifici esterni e gli arredamenti interni attorno al quindicesimo secolo. Lo stato di abbandono del borgo fino al 1921 portò a una importante ristrutturazione dell’intero castello che è ben visibile ai turisti.
All’interno dell’abitato del rione Castello è presente il museo del lago di Bolsena per poter conoscere da vicino la storia della Tuscia laziale di cui Bolsena è una parte molto importante. Per qualsiasi informazione potete fare riferimento al sito ufficiale di Simulabo dove troverete orari, costi e qualsiasi curiosità per la vostra visita.
Cattedrale di Santa Cristina – costruzione romana
Costruita sopra antiche catacombe, la cattedrale dedicata a Santa Cristina è una costruzione romana del XI secolo ed è formata da 3 navate con la presenza di affreschi risalenti al millequattrocento fino al milleseicento dopo Cristo. A fianco di una delle navate si accede alla Cappella del Miracolo dove è custodita il Miracolo Eucaristico del 1263 di Bolsena e l’ingresso alla grotta dove si trova il sepolcro dedicato a Santa Cristina, martire.

Il Lago di Bolsena e le leggende delle sue isole
Arrivare fino a Bolsena e non fermarsi ad ammirare il lago è quasi impossibile. E’ una attrattiva che si vende da sé essendo protagonista indiscusso questa parte di Lazio. L’estensione del lago è di circa 114 km quadrati per un perimetro di 43 km e si è formato ben 300 mila anni fa in seguito del collasso di alcuni vulcani della caldera del Vulsinio. E’ il primo lago per estensione di origine vulcanica più grande d’Europa e il quinto per estensione in Italia. Le coste del lago sono basse e sabbiose con un sabbia nera tipicamente vulcanica che è stranamente morbida al tatto ed è un ottimo luogo dove poter pescare, rilassarsi nel periodo più caldo dell’anno. Al centro del lago due piccole isole, Bisentina e Martana, sono luogo di leggende e storie di origine antica.
Le leggende di Bisentina e Martana: raggiungibili in battello
L’isola Bisentina è un antico centro etrusco a fronte del borgo di Capodimonte, il quale dista 25 km chilometri da Viterbo ed è collocato nella sponda opposta di Bolsena. Un tempo di proprietà della Famiglia Del Drago è un’isola privata non visitabile ai privati dove si narra che nelle viscere della terra di cui è formata l’isolotto di origine vulcanica, ci fosse un passaggio segreto nel regno di Agarthi. Una civiltà nascosta con esseri sovrannaturali raccontata da moltissimi scrittori fantascientifici.
A differenza dell’isola Bisentina, la storia dell’isola di Martana che si trova davanti all’abitato di Marta da cui prende il nome è visitabile con l’ausilio di una guida e di un battello. E’ disabitata e la leggenda vuole che in questo luogo furono nascoste le spoglie di Santa Cristina per non essere derubate dai barbari e dai malintenzionati.

Informazioni pratiche e qualche consiglio per una gita a Bolsena e il suo lago
Bolsena si trova in provincia di Viterbo ed è raggiungibile seguendo le principali arterie autostradali o le strade statali consolari – Aurelia e Cassia. Partendo da Città di Pieve abbiamo percorso l’A1/E35 con uscita Orvieto e raggiungo Bolsena seguendo le indicazioni della Strada Umbro Casentinese per successivi 24 km. In alternativa potete seguire:
- Autostrada A1/E35 uscita casello Orte, superstrada per Viterbo e proseguire direzione Siena sulla S.S. Cassia;
- Da Roma o da Siena sulla S.S. Cassia per 112 km;
- Via Aurelia uscita da Montalto di Castro e proseguire per Valentano;
- Viterbo con S.S. Cassia per 30 km.
In zona strategica è possibile essere raggiunta con autobus, treni da Viterbo ed Orvieto mentre lo scalo di più vicini aeroporti sono Roma (Fiumicino e Ciampino) Firenze e Perugia.
Sosta Camper Il Guadetto – direttamente sul lago di Bolsena
Situato in viale Cadorna a fronte del lago e a pochi minuti a piedi dagli stabilimenti balneari, l’area di sosta a pagamento “Il Guadetto” è stata la nostra scelta per questa uscita in camper. Abbiamo avuto modo di appurare che il vicino parcheggio gratuito e comunale fosse a disposizione della sosta senza campeggiare ma abbiamo preferito scegliere una sistemazione più idonea al nostro itinerario di qualche giorno in Alto Lazio. In entrambi i casi sono ottime scelte per una sosta nei pressi del lago. Collocata all’interno di un ampio parco di ulivi è servita da colonnine elettricità, carico scarico e possibilità su prenotazione di pane e brioche mattutine. Docce e lavabi a disposizione al costo di 18 euro per 24 ore e 1 euro a testa per tassa di soggiorno. Piccola nota negativa è la mancanza di risposta telefonica da parte del proprietario per un eventuale prenotazione del posto ma a seconda del periodo (alta o bassa stagione) si trova sempre posto.
E’ bene precisare che nessun camperista è stato pagato per scrivere questa piccola nota ed ogni pensiero è frutto di una nostra considerazione generale.
SaBriNa
Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

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Un commento
Marina
Bolsena è un vero gioiello, anche se è un pò faticoso salire fin sulla rocca ah ah ah! Deve essere stato molto piacevole campeggiare in riva al lago.