Grotte del Caglieron come raggiungerle e cosa vedere?
Italia,  Veneto

Grotte del Caglieron: come arrivare, cosa visitare e dove mangiare

Vuoi sentirti un pochino Indiana Jones alla ricerca di paesaggi mozzafiato e avventure inaspettate? Le Grotte del Caglieron sono il luogo ideale per vivere un’esperienza affascinante tra natura incontaminata e storia.

Situate a pochi chilometri dalla città di Vittorio Veneto, queste cavità naturali ti trasporteranno in un mondo fatto di rocce scolpite dall’acqua, cascate che rinfrescano l’aria e passerelle sospese che attraversano il torrente sottostante.

Che tu sia un amante della natura, un esploratore in cerca di emozioni o semplicemente alla ricerca di una gita in famiglia, le Grotte del Caglieron offrono un’avventura per tutti.

Se vuoi scoprire tutti i dettagli e i consigli pratici per la tua visita, continua a leggere il nostro articolo e preparati per un’escursione indimenticabile!

Grotte del Caglieron, la nostra esperienza

Abbiamo sentito parlare delle Grotte del Caglieron da alcuni amici veneti e, come spesso succede, ci siamo domandati se fossero davvero così spettacolari o se fosse l’ennesimo tentativo di convincerei a esplorare una nuova “meraviglia” locale.

Così, approfittando di un sabato afoso (il classico momento in cui l’idea di un po’ di fresco suona irresistibile), ci siamo diretti nei pressi delle cavità naturali di Fregona.

Le Grotte del Caglieron, collocate a cavallo tra le province di Treviso e Belluno, sono davvero comode da raggiungere: basta uscire dall’autostrada A27 a Vittorio Veneto Sud, ed eccoti in mezzo alla natura.

Sono una parte dell’Altopiano del Cansiglio, in località Breda, ed offrono un’esperienza tra natura e storia… con una piccola dose di adrenalina, soprattutto se non sei abituato a camminare su passerelle sospese!

Quando abbiamo visitato le grotte, l’ingresso era gratuito, un piccolo lusso per chi, come noi, era alla ricerca di un’escursione low-cost. Da giugno 2021, però, dopo alcuni necessari lavori di manutenzione delle passerelle (che, diciamolo, meglio sicure che traballanti!), le condizioni di ingresso sono cambiate.

La grotta del drago ed altre avventure

Prima di partire, ci siamo assicurati di indossare scarpe comode e di tener ben stretti i bambini per mano, visto che le passerelle lungo il percorso possono diventare piuttosto scivolose.

Il continuo saliscendi del tracciato non permette certo l’uso di passeggini o carrozzine, quindi preparatevi a camminare. La nostra avventura è iniziata scendendo nella prima grotta, che nostra figlia ha simpaticamente soprannominato “la grotta del drago”.

Durante il percorso, abbiamo letto i pannelli informativi che spiegano come, nel corso dei secoli, la forza erosiva del torrente Caglieron abbia scolpito la roccia, creando cavità e ruscelli d’acqua che si trasformano in piccole cascate.

Non sempre è naturale, l’impronta dell’uomo

Alcune parti delle grotte mostrano chiaramente l’impronta dell’uomo. Nei secoli passati, infatti, questa zona del Veneto è stata sfruttata per l’estrazione dell’arenaria, un’attività che ha indebolito la struttura delle grotte, al punto che sarebbe stato necessario un intervento esterno per evitare il loro crollo.

Dopo un tratto su passerelle stabili, ci siamo trovati a camminare su tronchi sospesi sopra il torrente, ammirando le piccole cascate che, con i loro spruzzi, ci hanno regalato un po’ di frescura in quella giornata particolarmente afosa.

C’è chi sale e chi scende!

Il percorso, che inizialmente si sviluppa in discesa e risulta abbastanza semplice, richiede qualche attenzione in più man mano che si procede, soprattutto a causa delle passerelle scivolose.

Dal mulino in poi, il cammino si fa più impegnativo, ma fortunatamente ci sono alcuni punti dove è possibile fermarsi, bere qualcosa al piccolo ristoro o riposarsi all’ombra sulle panchine prima di affrontare la salita verso la parte alta delle grotte.

La visita completa dura circa un’ora e il percorso ad anello, lungo poco meno di un chilometro, ci ha permesso di entrare in contatto con la natura selvaggia e osservare da vicino il modo in cui l’uomo ha interagito con essa nei secoli. Un’esperienza indimenticabile che ci ha mostrato la forza e la bellezza di questo luogo straordinario.

Grotte del Caglieron, dove mangiare?

Dopo una bella passeggiata tra le Grotte del Caglieron, ci sono diverse opzioni per riposarsi e fare una sosta gustosa. Se preferite un’atmosfera rilassata, è possibile organizzare un pic nic lungo il torrente o nelle aree limitrofe, dove c’è spazio per stendere una coperta e godersi la natura.

In alternativa, c’è una comoda area di servizio vicino al piccolo parcheggio, dotata di servizi igienici che abbiamo trovato sorprendentemente puliti e ben curati.

Per chi invece preferisce una pausa organizzata, ci sono due zone pic nic allestite:

  • presso la canonica di Fregona
  • vicino al campanile di Piazza Cipriani

Entrambi offrono un ambiente tranquillo e ombreggiato, perfetto per un pranzo ma se sentiamo il bisogno di mettere i piedi sotto la tavola e gustare un pasto caldo, non possiamo che consigliare l’Osteria Cal dei Cavai a Fregona. Piccolo locale, una trentina di posti a sedere all’interno e una decina all’esterno, offre una cucina a vista che sforna piatti del giorno freschi e preparati con ingredienti locali. La gestione familiare traspare in ogni dettaglio, e l’atmosfera conviviale ti fa sentire subito a casa. Tra una chiacchierata con la padrona e l’ottima qualità del cibo, questo è un posto che consigliamo non solo per la bontà dei piatti, ma anche per i prezzi onesti che rendono l’esperienza ancora più piacevole.

Se stai pianificando una visita alle Grotte del Caglieron con il camper o con la macchina, ci sono diverse opzioni di sosta e parcheggio che rendono l’esperienza comoda e piacevole. Vediamole più da vicino.

Grotte del Caglieron: dove sostare con il camper?

Per chi viaggia in camper, c’è la possibilità di sostare nelle ore notturne presso il parcheggio delle scuole in via Roma, a Fregona. Tuttavia, è importante ricordare che non è permesso campeggiare: quindi, si può utilizzare l’area per la sosta ma non per montare attrezzature o tendalini. Questo parcheggio è una buona soluzione se vuoi goderti la tranquillità della zona e raggiungere le Grotte senza fretta, sfruttando al meglio la giornata.

O dove parcheggiare con la macchina?

Se invece viaggi in macchina o moto, il parcheggio più vicino alle grotte si trova proprio in via Grotte del Caglieron, dove il costo è di 2 euro all’ora. Questo parcheggio è molto pratico per chi desidera accedere rapidamente al sito, ma può diventare affollato nei periodi di maggiore affluenza, specialmente nei fine settimana.

In alternativa, c’è una soluzione gratuita per chi non si preoccupa di fare una piccola passeggiata: il parcheggio presso il cimitero di Fregona. Da qui, si può prendere il sentiero 1037B Pont de Fer, che ti condurrà alle grotte con una camminata di circa 40 minuti. Ideale per chi ama camminare e vuole godersi anche il paesaggio circostante prima di esplorare le grotte.

Un’avventura da veri esploratori

Durante la visita alle Grotte del Caglieron ti sei sentito un po’ Indiana Jones? Allora la tua avventura è stata un successo.

Le cavità nascoste, il torrente che scolpisce la roccia e la storia che si intreccia con la natura fanno di questo luogo un vero e proprio tesoro da scoprire. Che tu abbia scelto di avventurarti tra i sentieri ombreggiati o di sostare in un piccolo ristorante per ricaricare le energie, una cosa è certa: hai vissuto un’esperienza unica e autentica, a metà strada tra esplorazione e relax.

Alla fine della giornata, avrai collezionato momenti memorabili, proprio come un vero esploratore alla ricerca di tesori nascosti. Quindi, se stai cercando la tua prossima missione o semplicemente un luogo dove fuggire dalla routine, prendi il cappello (e magari le scarpe da trekking) e preparati a scoprire l’incredibile bellezza delle Grotte del Caglieron.

Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

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