Catania: 4 specialità siciliane da provare
Catania è un ottimo esempio di come in Italia si possano incontrare nello stesso luogo cibo incredibile, gente ospitale, cultura secolare e spiagge meravigliose. La città, tra le altre cose, è in grado anche di soddisfare chi cerca tanto il mare quanto la montagna, complice la vicinanza con l’Etna che diventa il panorama immancabile di ogni foto scattata.
La città nasconde una pletora di segreti e di meraviglie: c’è la cavea di un teatro intagliata nella lava, delle terme celate sotto la pancia di Piazza Duomo o una chiesa bizantina che, però, è del tutto circondata da palazzi realizzati in stile gotico.
Tutta questa mescolanza di elementi si è riflettuta, nel corso degli anni, sulle idee che hanno animato i cuochi e le cuoche vissute in città. Al giorno d’oggi è impossibile andare a Catania senza rimanere storditi per la quantità incredibile di buon cibo a disposizione di un turista.
L’unico requisito che il turista deve soddisfare per potersi godere l’esperienza è viaggiare senza borse o valigie. A tal proposito può essere molto utile approfittare di uno dei punti di deposito bagagli a Catania: in questo modo sarà più facile avventurarsi tra bancarelle, viuzze e vicoletti.
Andiamo a conoscere più da vicino quattro incredibili pietanze tipiche della cucina catanese.
L’arancino (alla maniera di Catania)
Partiamo dalla disfida linguistica più importante della recente storia italiana: a Catania si dice Arancino. L’arancino Catanese è il re dello street food locale ed è senza dubbio uno dei cibi più caratteristici dell’intera isola.
Si! Ma esattamente cos’è l’arancino? Una specie di bomba di riso farcita con ragù che, in base alla fantasia dei cuochi, può assumere gusti decisamente diversi.
La costante rimane una sola: l’arancino, dopo essere stato farcito, viene prima impanato e poi fatto friggere, così da trasformare il piatto in un vero e proprio matrimonio di gusti e consistenze.
Differenze tra l’arancina e l’arancino
Le differenze che intercorrono tra le due versioni dell’arancino non sono soltanto grammaticali. La più importante delle differenze è da riscontrarsi nella forma che questa pietanza assume di città in città.
A Catania, ad esempio, l’arancino ha una forma prevalentemente verticale. Secondo la tradizione questa forma è legata alla presenza dell’Etna, chiaramente simbolo importantissimo per la città della Sicilia orientale.
Il cannolo (versione di Catania)
Il dolce siciliano per eccellenza, il cannolo, non poteva mancare all’interno del repertorio catanese. La base del cannolo rimane sempre quella: una scorza croccante fatta di pasta, una crema di ricotta zuccherata e poi un sacco di possibili versioni e variazioni.
Volete un esempio? Ne esistono versioni all’arancia, al mandarino, al cacao, al pistacchio e così via. La versione catanese vede usare come ingredienti una combinazione di farina, zucchero, strutto, sale, uova e vino.
La variazione più grande tra i cannoli delle varie città (e che rende il cannolo siciliano di Catania molto goloso) è data dalla decorazione finale. Se a Palermo troviamo dei filetti di scorza d’arancia canditi, a Catania invece è il turno di un po’ di polvere di pistacchi di Bronte finemente tritati.
Questi si adattano perfettamente al gusto della ricotta Catanese, meno burrosa rispetto a quella del resto della Sicilia; il risultato finale si vede subito e le papille gustative senza dubbio ringrazieranno.
La pasta alla Norma
Un perfetto esempio di piatto storico della cucina catanese è quello della pasta alla Norma. Cos’è la pasta alla Norma? Beh, in questo caso la risposta è potenzialmente semplice poiché la norma è forse il più famoso dei sughi a base di melanzane di tutta la cucina italiana.
Questo piatto, simbolo della cucina isolana e specialità catanese, è un vero e proprio omaggio sotto forma di piatto ad un’opera del compositore Vincenzo Bellini (l’opera stessa non è altro che la Norma).
Cosa rende questo piatto speciale? Innanzitutto la presenza di melanzane fritte tagliate a fette, vero marchio di fabbrica di ogni buona norma che si rispetti. In secondo luogo è la presenza di un sugo di pomodoro di alta qualità, fresco come non mai.
Completano l’arsenale della pasta alla Norma delle foglie di basilico fresco, degli spicchi d’aglio per condire e soprattutto tanta ricotta salata di pecora, grattugiata sopra la pasta ancora calda. In questa maniera si va a rendere più cremosa la pasta, per dei risultati finali di grande qualità e gusto.
Spaghetti alla carrettiera
In Italia se parliamo di spaghetti a saltare quasi sempre fuori sono le famose carbonare, amatriciane, gricie e così via.
Oggi invece è tempo di parlare di un particolare piatto siciliano: gli spaghetti alla carrettiera. Il condimento in questione è molto semplice: aglio, peperoncino, pecorino e prezzemolo, questo rigorosamente a crudo.
La popolarità di questo piatto si deve alla semplicità degli ingredienti e al suo gusto deciso. I più deboli di stomaco possono sempre rimuovere il germoglio interno dall’aglio per rendere la pasta più a portata di bocca.
Un piatto povero che ha superato la prova del tempo
Questo primo piatto molto gustoso ha un nome particolare che richiama quella che era una professione piuttosto importante del passato della regione.
I carrettieri, infatti, preparavano questo sugo sfruttando ingredienti semplici da reperire ma anche facili da non far deperire. La versatilità di questa pasta ha permesso ad altre regioni di appropriarsi della ricetta, creando varianti con funghi e tonno a corredo.
Se passate per Catania non dimenticate
Che siate di passaggio o che abbiate scelto Catania per trascorrere le vacanze, mettersi a tavola a gustare i piatti della tradizione è un ottimo modo per immergersi nella cultura siciliana. Sapori unici, inconfondibili che renderanno il soggiorno in Sicilia unico e irripetibile.
Siete pronti per gustare il meglio della cucina catanese?