Trekking in Islanda: alla scoperta dei percorsi più belli
La passione per il trekking è un connubio perfetto per il benessere sia fisico, sia mentale. Viverla in contesti di grande bellezza naturale è un’esperienza da fare almeno una volta. Tra i più suggestivi in assoluto, figura l’Islanda, terra del ghiaccio e del fuoco e di antiche e affascinanti leggende.
L‘Islanda, con i suoi paesaggi mozzafiato e la natura incontaminata, è una destinazione sempre più ambita dagli amanti dell’avventura e del turismo all’aria aperta.
Il paese nordico, infatti, tra geyser spettacolari, vulcani attivi, cascate imponenti e ghiacciai maestosi, è un vero e proprio paradiso per chi cerca un contatto autentico con la natura, e in effetti se si va alla ricerca di un tour di gruppo in Islanda, come ad esempio quello presente su stograntour.com, si nota subito come le attività all’aperto, trekking compreso, ne siano parte integrante.
Decidere di regalarsi una vacanza all’insegna del trekking in Islanda vuol dire impegnarsi nella scelta dei percorsi giusti. Quali sono? Ne parliamo nei prossimi paragrafi!
Trekking Laugavegur
Il trekking Laugavegur merita il primo posto nel nostro piccolo excursus soprattutto per un motivo: con i suoi 55 km, è il più lungo di tutta l’Islanda. In linea di massima, per percorrerlo ci vogliono circa 4 giorni. Si parte dalle sorgenti di Landmannalaugar, per concludere il percorso nella bellezza del parco naturale di Þórsmörk.
Un consiglio che ci sentiamo di dare a chi sceglie questa escursione è di iniziarla solo se si è in condizioni fisiche ottimali. Il rischio, se si parte con un po’ di stanchezza addosso, è quello di non riuscire a concludere il percorso e di limitarsi a una singola tappa.
Per quanto riguarda il periodo giusto per vivere al meglio questo trekking, i mesi da maggio a settembre sono perfetti, motivo per cui chi sta pensando a un’alternativa per le vacanze estive può prendere in considerazione il viaggio in Islanda.
Sentiero di Fimmvörðuháls
Questo trekking in Islanda è la soluzione perfetta per chi vuole lasciarsi incantare dalla magia dei paesaggi vulcanici, unici in questo meraviglioso Paese.
Con inizio che corrisponde alla conclusione del trekking descritto nel paragrafo precedente, ha una durata di circa 10 ore ed è adatto a camminatori con esperienza.
Il motivo è legato al fatto che, durante il percorso, si incontrano zone di terreno vulcanico, caratterizzate da notevoli differenze dal punto di vista dell’altitudine.
Da non dimenticare, inoltre, è la presenza di sentieri a dir poco ripidi. Il più famoso è quello che dà il nome all’intero percorso. Con una lunghezza di circa 23 km, permette di ammirare da vicino il vulcano Eyjafjallajökull.
Questa zona è nota per una situazione molto curiosa: il calore del terreno. Fra i turisti che percorrono questo trekking, è usanza, per riscaldare i panini che si portano dietro per rifocillarsi, sotterrarli per un po’ nella terra.
I mesi di piena estate, da giugno a settembre, sono il periodo ideale per questo percorso di trekking in Islanda. L’ideale è il trimestre da giugno a settembre.
Chi vive questa esperienza senza l’aiuto di una guida esperta, dovrebbe portare con sé un GPS.
Alla scoperta dei fiordi
Quando si parla di viaggi in Islanda, tra i primi pensieri che si palesano in mente ci sono i fiordi, luoghi naturali di bellezza impareggiabile che, in generale, caratterizzano i Paesi del nord Europa.
La passione per il trekking e la scoperta dei fiordi si possono conciliare grazie a un percorso che si conclude in circa due giorni e che prevede, in media, 15 ore di marcia.
La regione dei fiordi, che si trova nella zona occidentale dell’Islanda, è poco conosciuta e battuta dal turismo di massa e, proprio per questo, a dir poco stupenda.
Un percorso di trekking che prevede il passaggio attraverso la riserva naturale di Hornstrandir. Oltre che per la bellezza dei fiordi, è famoso pure per la possibilità di ammirare, nel loro ambiente naturale, diverse specie di animali, dalle volpi artiche a uccelli come le pulcinelle di mare.
L’escursione è fantastica anche per chi ama i cetacei: dalle scogliere di Hornbjarg, infatti, è possibile vedere nuotare delfini e balene.
Mentre gli altri trekking elencati non sono particolarmente adatti ai bambini e agli adolescenti, questo percorso può essere effettuato senza particolari problemi a partire dai 16 anni.
Il momento migliore dell’anno per vivere l’esperienza? La primavera e l’estate fino al mese di settembre.
Trekking sul monte Esja
Il monte che dà il nome a questo trekking, con i suoi 914 metri di altezza, è un punto panoramico fantastico sulla capitale islandese. Il percorso di trekking che lo vede protagonista è adatto anche a bambini a partire dai 6 anni circa.
Se lo si percorre in inverno, è opportuno fare attenzione: alcune porzioni di sentiero, a causa del ghiaccio, possono infatti rivelarsi scivolose.
La cima del monte può essere raggiunta, in media, in un paio d’ore di cammino.
Arrivati alla fine del percorso di trekking è possibile, come già detto, ammirare il panorama di Reykjavik, la sua baia e le colline che circondano la città.
Percorribile, come già accennato, anche in inverno, questa escursione può essere vissuta in tutto il suo fascino in estate. Una raccomandazione che vale soprattutto per chi non ha molta confidenza con le escursioni sulla neve.
Trekking nel Parco Nazionale di Vatnajökull
Il trekking nel Parco Nazionale di Vatnajökull è interessante in quanto permette di apprezzare sentieri con diversi livelli di difficoltà.
Un altro innegabile vantaggio? La presenza di percorsi che, a detta dei conoscitori della riserva, sono adatti anche alle persone che si muovono in sedia a rotelle.
Nell’elenco degli itinerari più celebri troviamo il sentiero di Svartifoss – Sjónarsker – Sel, che offre l’opportunità di raggiungere un pregevole punto panoramico sopra a una cascata.