Spagna in camper dalla costa brava a Madrid (e ritorno)
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Spagna in camper: dalla Costa Brava a Madrid

Pronto a partire per un’avventura indimenticabile per la Spagna in camper? Il nostro itinerario ti porterà alla scoperta di una costa orientale ricca di sorprese. Dalle strade costiere che si snodano tra calette nascoste e borghi pittoreschi, fino alle montagne che offrono panorami mozzafiato, la penisola Iberica si presta a un’avventura on the road indimenticabile. 

Noi abbiamo scelto di esplorare la costa orientale, da Barcellona a Madrid, passando per Tarragona, Valencia fino a Saragozza, un itinerario che ci ha permesso di scoprire la diversità culturale e paesaggistica di questa meravigliosa regione. Accendete i motori, si parte! 

Spagna in camper, dall’Italia a Barcellona: prima tappa Colle della Maddalena (520 km) 

A lungo sognato il viaggio in Spagna, finalmente è giunto e 3700 km dopo, eccoci qui, pronti a scrivere una nuova pagina del nostro diario di bordo. 

Zaino in spalla, macchina fotografica a portata di mano e cuore pieno di entusiasmo, ci siamo lanciati alla scoperta di un paese che ci ha sempre affascinato. Strade polverose, paesaggi mozzafiato e incontri inaspettati: ogni giorno è stata una nuova sfida, un’emozione da vivere intensamente. 

15 giorni che hanno avuto inizio attraversando in camper il Colle della Maddalena, un valico alpino che collega l’Italia alla Francia, segnando il confine. 

Prima di partire, consigliamo di sempre verificare le condizioni meteo, poiché il passo può essere chiuso in caso di forti nevicate.  La strada, percorribile gratuitamente sia sulla SS21 che sulla Route Nationale 100, è ben tenuta e adatta a tutti i tipi di camper.  

Mani sul volante sempre e un occhio particolare alla guida. E tra un panorama mozzafiato e l’altro, abbiamo dovuto fare attenzione a non distrarci troppo dalle marmotte che si affacciavano curiose dalle rocce! 

Per spezzare il viaggio esistono numerose  aree di sosta lungo il percorso, come quelle suggestive di Vinadio, che fanno sentire i benvenuti.  

La nostra scelta per la prima notte è caduta sull’area di sosta comunale di Bersezio, di fronte all’abitato della piccola frazione di Argentera sulla SS21. Carico, scarico ed elettricità tutto compreso su piazzole livellate. Passa il responsabile dell’area a ritirare i soldi (14 euro per notte) , tenete contanti con voi per il pagamento. 

Spagna in camper ma solo su strade statali

In questo viaggio, come per l’on the road in Bretagna, abbiamo deciso di evitare le autostrade francesi, preferendo le più tranquille ed economiche strade statali. 

In Francia, la segnaletica stradale è facilmente riconoscibile: 

  • le autostrade (A), a pagamento, sono indicate da cartelli blu. 
  • le strade statali (N o RN) e le strade regionali (D), entrambe gratuite, sono contraddistinte da cartelli verdi. 
  • le piccole strade di campagna (C o V) sono la scelta ideale per chi preferisce percorsi più tranquilli.

Fate molta attenzione se decidete di attraversare la Francia utilizzando le autostrade con il vostro camper, il costo varia a seconda dell’altezza del mezzo. E per un mansardato è una spesa non indifferente!

Dall’Italia a Barcellona: seconda tappa Avignone  (250 km) 

Il paesaggio provenzale non delude: attraversiamo piccoli borghi affascinanti, campi in piena fioritura e vigneti che sembrano non finire mai. Guidare con calma ci permette di goderci ogni dettaglio, ammirando i colori e i profumi che rendono unica questa parte della Francia.

Dopo qualche ora di guida tranquilla, arriviamo ad Avignone. La città, con il suo Palazzo dei Papi e le sue antiche mura, ci sorprende con un vento pazzesco. Risultato? 

Un forte mal di testa e mal d’orecchie per tutto l’equipaggio. tanto che decidiamo di trascorrere due giorni in un campeggio attrezzato, Camping Bagatelle Le Pavillon Bleu, situato a pochi passi dal centro storico. 

Per 30 euro a notte, abbiamo potuto usufruire di ampie piazzole all’ombra con allaccio elettrico, blocchi sanitari, un supermercato, lavanderia oltre che il Wi-Fi gratuito. La scelta si è rivelata perfetta: il campeggio ci ha permesso di riposarci dopo le ore passate alla guida, e la vicinanza al centro consente di visitare comodamente tutte le principali attrazioni. 

Giusto il tempo per ricaricare le batterie e ripartire alla volta della Spagna, con la voglia di scoprire cosa ci riserva la prossima tappa del nostro viaggio. 

Avignone –  Barcellona: la terza tappa (435 km) 

Lasciata Avignone alle spalle, ci prepariamo a una delle tappe più lunghe di questo viaggio in Spagna in camper: raggiungere Barcellona. O meglio Mataró, una tranquilla località balneare a pochi chilometri dalla vivace capitale catalana.

La guida lungo le strade francesi offre un mix di paesaggi, ma è necessario prestare attenzione quando ci avviciniamo alla costa. 

Marsiglia, Montpellier e Sète, pur essendo località affascinanti, possono risultare caotiche e poco agevoli per un camper, specialmente nelle aree più trafficate e nei dintorni delle zone portuali. Qui il traffico può diventare intenso e i parcheggi per i mezzi più grandi scarseggiano. Inoltre, alcune aree potrebbero essere meno sicure per una sosta prolungata, quindi è importante scegliere percorsi e soste con attenzione.

Se avete tempo e non vi corre dietro nessuno, prima di attraversare il confine con la Spagna, potete fare una piccola deviazione e visitare Carcassonne. La città fortificata medievale è una vera gemma, con le sue imponenti mura e torri che sembrano uscite da un libro di storia. O dall’omonimo gioco da tavolo. 

Spagna in camper ci fermiamo a Mataró, punto di partenza strategico per visitare Barcellona

Per visitare Barcellona, che richiede diversi giorni per essere apprezzata appieno, abbiamo scelto di sostare a Mataró,  una località balneare a pochi chilometri dalla città catalana. 

Una soluzione che ha permesso di evitare il traffico e le restrizioni legate ai camper in città, rimanendo comunque a soli 30 minuti di distanza. 

Base per la visita è stato il “Camping Barcelona” che offre piazzole attrezzate, Wi-Fi gratuito, piscina e un minimarket. Il campeggio offre un comodo servizio  navetta gratuito per gli ospiti, che consente di raggiungere le bianche spiagge di Matarò.  

Per raggiungere il centro di Barcellona abbiamo optato per il bus: il campeggio mette a disposizione un servizio navetta, prenotabile online prima della partenza, che porta direttamente nel cuore della città. 

In alternativa, la stazione ferroviaria è facilmente raggiungibile a piedi dal campeggio e offre collegamenti frequenti verso Barcellona.  Un ulteriore vantaggio è stato poter acquistare, sempre online e in anticipo, i biglietti per le principali attrazioni turistiche, evitando così lunghe code all’ingresso.

Questa comodità ci ha permesso di ottimizzare il nostro tempo e di goderci appieno la città senza dover correre in lungo e in largo per paura di non trovare posto. 

Barcellona: un caleidoscopio di arte, cultura e storia

Barcellona è una delle città più visitate al mondo e per una buona ragione. La sua bellezza, la sua vivacità e la sua ricchezza culturale la rendono una meta irresistibile.  Tuttavia, proprio per questo motivo, organizzare il viaggio con largo anticipo può essere la scelta migliore, soprattutto se si desidera visitare i luoghi più famosi. 

Prenota i tuoi biglietti e le attività con largo anticipo per evitare qualsiasi tipo di inconveniente come:

I capolavori di Gaudi

  • Sagrada Famiglia: L’icona indiscussa della città, un’opera maestosa ancora in costruzione, che lascia a bocca aperta per la sua complessità e la sua bellezza. 
  • Park Güell: Un parco incantato, un’oasi di pace nel cuore della città, dove passeggiare tra mosaici colorati e architetture originali.
  • Casa Batlló e Casa Milà (La Pedrera): Due edifici residenziali trasformati in vere e proprie opere d’arte, che testimoniano il genio creativo di Gaudi.

Il fascino del centro storico

  • Barrio Gotico: Un labirinto di viuzze medievali, piazze nascoste e palazzi storici che raccontano la storia millenaria della città.
  • La Rambla: Una delle vie più famose al mondo, un luogo vivace e animato, dove perdersi tra artisti di strada, bancarelle e locali alla moda.
  • Cattedrale di Barcellona: Un gioiello gotico, con la sua facciata imponente e il chiostro incantevole.

Spagna in camper ma senza dimenticare di …

  • Assaggiare le specialità locali al Mercato della Boqueria: Un’esplosione di colori e profumi, dove perdersi tra bancarelle che offrono formaggi, salumi, frutti di mare freschissimi e dolci tipici.
  • Perderti nel Barrio Gótico: Un labirinto di viuzze medievali, piazze nascoste e palazzi storici che raccontano la storia millenaria della città.
  • Guardare le imbarcazioni lasciare il porto: Rilassati sulla Barceloneta e ammirare lo spettacolo delle barche a vela che solcano le acque del Mediterraneo. Attenzione però: se senti la caratteristica campana, allontanati dalla passerella di legno, perché sta per ritirarsi per far passare i diportisti!
  • Salire su Montjuïc: Una collina che offre panorami mozzafiato sulla città e che ospita numerosi musei, giardini e monumenti.

Barcellona è una città che offre infinite possibilità: puoi rilassarti sulle spiagge, fare shopping nei quartieri alla moda, assaporare la cucina catalana, partecipare a eventi culturali, o semplicemente perderti tra le sue stradine e scoprire angoli nascosti.

Barcellona – Tarragona: una tappa veloce prima di partire per Valencia (100 km) 

Lasciata Barcellona, raggiungiamo Tarragona, città affascinante per la sua storia romana e il suo porto vivace. Tuttavia, per i camperisti che preferiscono evitare campeggi e lunghe soste, Tarragona potrebbe non essere la destinazione ideale. I parcheggi attrezzati scarseggiano, e l’unica alternativa è fermarsi vicino allo stadio di danza e atletica. 

Se siete di passaggio come noi, vi consigliamo di fare una sosta per assaporare le specialità di pesce fresco in uno dei ristoranti del porto prima di proseguire il viaggio.

Godrete non solo di una vista sulle imbarcazioni lussuose ma assaporerete le vere bontà della sua cucina tra cui: 

  • Cassola de romesco: Un piatto tipico a base di pesce o frutti di mare, cotto in una casseruola di terracotta e condito con la famosa salsa romesco, una delizia cremosa e piccante a base di pomodori, mandorle, pangrattato e peperoni.
  • Arròs a la cassola: Un risotto cotto in casseruola, simile alla paella, ma con un sapore più intenso e aromatico, grazie all’aggiunta di zafferano e altri ingredienti locali.
  • Crema catalana: Un dolce cremoso a base di latte, uova e zucchero, con una crosta caramellata, simile alla crema catalana ma con un tocco più rustico. 

E prima di lasciare Tarragona, un giretto nel suo centro storico e anfiteatro è d’obbligo! L’anfiteatro romano è un gioiello archeologico che vi trasporterà indietro nel tempo. Passeggiando per le stradine del centro storico, potrete ammirare i resti dell’antica Tarraco e respirare l’atmosfera di una città ricca di storia.

Alla conquista della comunità Valenciana (300 km) 

Abbiamo sognato per anni di visitare Valencia. Le immagini  delle riviste patinate o dei profili Instagram non hanno deluso: Valencia ci è rimasta nel cuore, superando ogni aspettativa.

La scelta di soggiornare in un’area di sosta fuori città, utilizzando poi la metropolitana di superficie per spostarsi all’inizio ci è apparsa azzardata. Erroneamente abbiamo pensato alla confusione, al caos di una cittadina sempre di corsa che ci avrebbe fagocitato ma i due giorni dedicati alla scoperta della città ci hanno permesso di esplorare ogni angolo con calma e tranquillità.

Il nostro soggiorno è iniziato presso “Area sosta Nomadic Valencia Camper” – prenotazione on line per piazzole tutto compreso acqua, luce e scarico – carico. Non esiste limite di entrata (viene fornito un codice di accesso) e presenza di bagni con docce, lavelli per stoviglie e bucato, lavatrice e lavastoviglie a gettoni. Possibilità di apertura tendalino.  Prezzo di 28 euro a mezzo con equipaggio di 2 persone. 

Cosa vedere a Valencia in due giorni?

Siamo sicuri che Valencia meriti più di due giorni per essere visitata ma il tempo a nostra disposizione è veramente limitato. E a differenza delle guide sulla città noi abbiamo iniziato dalla Città delle Arti e delle Scienze che a dire il vero ci ha riservato un’esperienza contrastante.

Mentre l’architettura futuristica della città ha attirato la nostra curiosità, i contenuti ci hanno lasciato un po’ freddi. L’Oceanografico, invece, è stata una vera e propria rivelazione. Immersi nel mondo marino, abbiamo ammirato oltre 500 specie diverse, dalle orche ai pinguini, in un’atmosfera che ha incantato tutta la famiglia. 

Consigliamo di acquistare i biglietti online per evitare le lunghe code, soprattutto nei periodi di alta stagione. Potete farvi aiutare dalla reception presente all’area camper che vi offrirà tra l’altro un codice sconto molto conveniente.  

Alla scoperta del centro storico

Il secondo giorno ci siamo diretti verso il cuore pulsante di Valencia: il centro storico. Le vie strette e tortuose, i palazzi storici e le piazze animate ci hanno accolto con il loro fascino senza tempo. Abbiamo iniziato la nostra esplorazione dalla Plaza de la Virgen, ammirando la Cattedrale e la Basilica di Santa Maria. Successivamente, ci siamo persi tra le stradine del Barrio del Carmen, un quartiere ricco di storia e d’arte, dove abbiamo scoperto botteghe artigiane, gallerie d’arte e piccoli bar tapas. E tanti ma tanti murales. 

Per pranzo abbiamo deciso di assaggiare i piatti tipici della cucina valenciana. Ci siamo accomodati in una piccola tapas bar e abbiamo ordinato una paella mista, le famose fideuà (una sorta di paella con la pasta), olive ripiene e un bicchiere di sangria. Oltre che le patate bravas di cui me ne sono innamorata fin dal primo boccone. 

Valencia ci ha accolto con il suo mix perfetto di storia, cultura e modernità, lasciandoci con il desiderio di ritornarci per esplorare ancora più a fondo le sue bellezze. Ma ve ne parleremo in modo più approfondito nei prossimi mesi.

Spagna in camper da Valencia ci spostiamo a Madrid (380 km circa) 

I migliori viaggi sono quelli che non seguono un copione prestabilito. E quando il nostro itinerario ha subito una brusca svolta a causa della mancanza di un’area di sosta a Tarragona, non ci siamo persi d’animo. Anzi, abbiamo accolto questa novità come un’opportunità per vivere un’avventura inaspettata a Madrid.

Siamo partiti all’avventura prenotando il primo campeggio apparso nelle ricerche e trovandolo al “Camping Osuna”. Una struttura comoda per la vicinanza alla metropolitana, ma che purtroppo non ha soddisfatto le nostre aspettative. L’età dell’impianto e la scarsa pulizia delle strutture hanno offuscato leggermente l’esperienza complessiva. 

Tuttavia il viaggio da Valencia a Madrid, durato circa 3-4 ore,  ci ha permesso di apprezzare la bellezza bucolica della Spagna. Il paesaggio si è rivelato un susseguirsi di campi coltivati, con tonalità che spaziavano dal bruno al rossastro, un quadro naturale che cambiava continuamente sotto i nostri occhi.

E bene precisare che le autostrade, pur essendo gratuite, presentano brevi tratti a pedaggio all’ingresso della città, un piccolo prezzo da pagare per la comodità di una guida fluida. 

A differenza della vivace ma caotica Barcellona, la capitale spagnola ci ha accolti con un’atmosfera più rilassata e gioiosa. I madrileni, con la loro allegria contagiosa, hanno contribuito a rendere il nostro soggiorno ancora più piacevole.

Cosa vedere a Madrid in quattro giorni 

Muoversi a Madrid è un gioco da ragazzi, grazie alla sua efficiente rete metropolitana che ti porterà in ogni angolo della città, o ai caratteristici taxi gialli sempre pronti a prelevarti. Quattro giorni, però, sono ben pochi per assaporare appieno tutto ciò che questa città ha da offrire.

Madrid è un caleidoscopio di esperienze. Oltre ai must-see come il Museo del Prado, con i suoi capolavori che ti lasceranno a bocca aperta, e il Palazzo Reale, un gioiello dell’architettura barocca, la città  sorprende con i suoi quartieri pittoreschi, come Malasaña e La Latina, dove perdersi tra le botteghe artigiane e i locali alla moda.

Per gli amanti della natura, il Parque del Retiro è un’oasi di pace nel cuore della città. Qui potrai noleggiare una barca, fare un picnic o semplicemente rilassarti all’ombra degli alberi.

Insomma, Madrid è una città che ti conquista al primo sguardo e che ti lascia sempre con la voglia di tornarci. Quattro giorni sono un assaggio, ma per assaporarla davvero, ci vorrebbe molto di più. E noi avremo tanto voluto conquistarla, farla nostra e rendere omaggio alla capitale ma ahimè gli imprevisti fanno parte del viaggio stesso. 

Il rumoroso ritorno in Italia ma prima fermiamoci a Saragozza (320 km) 

Chi l’avrebbe mai detto che un semplice viaggio in camper si sarebbe trasformato in un’avventura così inaspettata? Il nostro sogno di esplorare la Spagna si è scontrato con la cruda realtà di una marmitta che ha deciso di abbandonarci proprio nel cuore della penisola iberica. 

Costretti a tornare rumorosamente in Italia, abbiamo deciso di fare una sosta a Saragozza per spezzare il viaggio. Una città che non avevamo mai considerato prima.

E che sorpresa ci aspettava! Arrivati in città, abbiamo scoperto che era stata appena colpita da una tromba d’aria, un evento eccezionale che non si verificava da secoli. Alcune strade erano ancora chiuse e alcuni edifici danneggiati, ma l’atmosfera era incredibilmente vitale. 

Gli abitanti stavano lavorando instancabilmente per ripristinare la normalità, dimostrando una solidarietà e un senso di comunità che ci ha profondamente toccato. 

Spagna in camper e gli imperdibili di Saragozza

Nonostante i disagi, abbiamo deciso di visitare la città. E non ce ne siamo pentiti. Saragozza ci ha accolti con il suo fascino medievale, con la Basilica del Pilar che si erge maestosa sulla riva dell’Ebro e con l’Aljafería, un’antica fortezza araba che ci ha trasportato in un’altra epoca.

Abbiamo passeggiato lungo le rive del fiume, ammirando il Puente de Piedra e il caratteristico quartiere di El Tubo, dove abbiamo assaporato le delizie della cucina aragonese. E poi, per riprenderci dallo shock iniziale, ci siamo concessi una rilassante passeggiata nel Parque Grande José Antonio Labordeta, un’oasi di verde nel cuore della città.

Saragozza, con la sua storia millenaria e la sua gente accogliente, ci ha regalato un’esperienza indimenticabile, trasformando una disavventura in un’opportunità per scoprire una città affascinante e resiliente. 

Dove sostare con il camper a Saragozza?

A Saragozza non esiste una area camper ma un parcheggio gratuito con servizio di carico e scarico molto a circa 3 km dal centro storico (indirizzo C. Luciano Gracia). Pista ciclabile e metropolitana di terra di fronte. Ottimo per trascorrere la notte e alcuni giorni in città. 

Così, tra una tapas e l’altra, tra un museo e l’altro, il nostro viaggio in Spagna è giunto al termine. Più breve del previsto, certo, ma non per questo meno intenso. La rottura della marmitta, pur essendo un inconveniente inatteso, ci ha portato a scoprire  la bellezza inaspettata di una città segnata da un evento naturale straordinario.

Ma prima fermiamoci a Peyriac-de-Mer e la sua laguna incantata 

Dal sole della Spagna ci siamo spostati verso la Francia, facendo una tappa a Peyriac de Mer per far respirare il nostro fedele compagno di viaggio. 

Un viaggio di circa 6 ore che copre una distanza di 330 miglia seguendo le (costose)  autostrade francesi AP-2 e AP-7. 

Peyriac-de-Mer, un piccolo gioiello incastonato sulla costa francese, è una meta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del relax ma noi ci siamo capitati quasi per caso. Sappiamo che esiste un  borgo medievale, con le sue stradine strette e le case in pietra, ma è la sua vicinanza alla laguna di Bages-Sigean a renderlo davvero speciale.

Un’oasi di pace tra terra e mare

La laguna di Bages-Sigean è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura. Una vasta distesa d’acqua salata, popolata da una ricca varietà di flora e fauna, si trasforma in un luogo ideale per passeggiare, fare birdwatching o semplicemente rilassarsi ammirando il paesaggio.

Uno dei luoghi più suggestivi della laguna è sicuramente il ponticello che la attraversa. Da qui, potrete godere di una vista panoramica mozzafiato sull’intera distesa d’acqua e, con un po’ di fortuna, avvistare i fenicotteri rosa

Questi uccelli dalle piume rosa intenso si radunano in grandi gruppi e creano uno scenario davvero unico. Il loro colore rosa è dovuto ai pigmenti contenuti nelle alghe di cui si nutrono.

Un viaggio lungo tremila settecento chilometri 

Siamo partiti carichi di emozioni, voglia di esplorare, scoprire e vivere la libertà e l’avventura. La Spagna in camper è un’esperienza che consigliamo a tutti: che siate alla ricerca di relax, cultura o semplicemente di un’esperienza diversa, questo Paese ha tutto ciò che cercate.

Scegliete il vostro itinerario, preparate il vostro camper e partite alla scoperta di un Paese che saprà sorprendervi a ogni angolo. E ricordate, l’importante è godersi il viaggio ma prima fate un controllo dal meccanico. 

Web Content Writer | Blogger e Ghostwriter Navigo nel fantastico mondo del web creando contenuti per blog, siti aziendali, magazine e progetti editoriali. Un occhio alla SEO, un orecchio al tono di voce scalando vette virtuali che diventano reali nelle giornate di sole. Ho una passione per i libri fantasy, le ambientazioni gotiche, la birra irlandese e camminare senza una meta tra i sentieri di montagna.

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