Svizzera: tre cantoni in tre giorni (o quasi)
Bellinzona, Lucerna e Zurigo sono le tre destinazioni scelte per un itinerario di qualche giorno alla scoperta della Svizzera e delle tradizioni elvetiche. Tre giorni, come saranno tre i cantoni che andremo a conoscere a bordo di un camper mansardato allestito appositamente per il viaggio. Eh si perchè non sarà facile poterlo fare con “leggerezza” e vi spiegheremo a breve il motivo. Che ne dite accendiamo i motori?
Prima di partire per qualsiasi viaggio è d’obbligo cercare alcune informazioni su dove stiamo puntando. Ricercando da una parte all’altra del virtuale abbiamo trovato che il territorio svizzero viene descritto pressoché così: paese alpino senza sbocchi sul mare, le cui tradizioni sono la cioccolata e la puntualità degli orologi (o la precisione dei coltelli d’acciaio).
Diversamente Svizzera: come lo raccontano le brochure, sarà vero?
Una descrizione molto frettolosa. Consideriamo che la Svizzera è una Confederazione ed è formata da ben 26 cantoni autonomi. Ognuno è giuridicamente e politicamente diverso rendendo a tutti gli effetti un vero e proprio stato federale.
Avete presente gli Stati Uniti d’America? Più o meno ma in Svizzera esiste una unica bandiera, un unica moneta e soprattutto quattro idiomi differenti con cui rapportarsi e dialogare. Si parla italiano nel Cantone Ticino, il più vicino all’Italia per arrivare a dialogare in francese, tedesco e retoromancia (un dialetto che raggruppa le lingue neolatine parlate nell’arco alpino). Ogni cantone ha la possibilità di scegliere il proprio idioma e trasmetterlo culturalmente attraverso l’istruzione.
Il nostro itinerario in Svizzera inizia da Bellinzona nel Canton Ticino
Bellinzona è la capitale del cantone più vicino all’Italia ed è incastonata nella valle che precede i passi del San Gottardo, San Bernardo e Lucomagno. Per tale motivo la città ticinese fu per secoli considerata il crocevia per importanti scambi commerciali e le architetture che la compongono ne sono testimonianza storica del valore militare nell’arco alpino.
La posizione strategica di Bellinzona non deve essere passata inosservata che i romani nel loro infuriare di espansione dell’Impero, fondarono un inziale nucleo (il “castrum”) che divenne successivamente fortificato nel Medioevo, trasformandosi in roccaforte inespugnabile. A partire dal centro storico con le antiche dimore restaurate che testimoniano la cultura lombarda della città, Bellinzona è il luogo ideale per gli amanti dei castelli medioevali.
Oh che bel castello!
Ritorna così il numero tre in questo itinerario con la visita a Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro tutti perfettamente intatti e con meravigliosi panorami sulla valle circostante:
- Castelgrande è la fortezza più antica della città e sorge sullo sperone di roccia di San Michele. Alte torri merlate, lunghe mura di camminamento e la piazza d’armi sono solo una piccola parte della maestosa costruzione militare di Bellinzona. La sua posizione permette l’osservazione di parte della valle e il collegamento con gli altri due castelli ubicati poco più sopra del livello in cui sorge il centro storico. E’ possibile visitare gratuitamente la maggior parte della fortezza (due torri sono a pagamento come escape room a tema medioevale) ed è possibile raggiungerla sia a piedi che con il moderno ascensore (Piazzetta della Valle).
- Castello di Montebello è in una posizione più elevata della città (circa 90 metri) e l’aria che si respira è quello di un ritorno al passato. Il silenzio interrotto solo dal vento che passa attraverso le fenditure delle alte mura di cinta sembra suggerire l’arrivo di cavalieri e dame di corte. Ponti levatoi, torri di avvistamento sono uno spettacolo di architettura militare ben conservata.
- Sasso Corbaro è il maniero più in alto e quello che domina con i suoi 230 metri sopra la città, l’intera vallata. Apparteneva come parte di Bellinzona alla famiglia dei Visconti di Milano che risiedevano in questo castello risalente al 1480. Essendo fuori dal circuito cittadino e meno facile da raggiungere abbiamo appreso che c’è la possibilità di poter usufruire un piccolo trenino (a pagamento) per una visita collegiale di tutti e tre. Non abbiamo altre notizie del trenino Artù ma siamo sicuri che l’info point della città potranno dare informazioni dettagliate.
Perchè visitare Bellinzona …. è un momento unico e suggestivo per gli amanti dei castelli, dei cavalieri e delle dame, del Rinascimento o Medioevo ma soprattutto per la bellezza delle Alpi che circondano la città.
INFORMAZIONI pratiche su dove sostare e fermarsi per visitare Bellinzona – Canton Ticino
La Svizzera non è molto attrezzata con aree sosta camper o camper stop ma sono molti i parcheggi che offrono un servizio a pagamento (e raramente gratuitamente) per i veicolo ricreazionali. A Bellinzona non abbiamo trovato molto e l’unica segnalata dalla applicazione Park For Night aveva pessime recensioni.
Abbiamo optato per una sosta in un parcheggio nel quartiere Sementina in Via all’Isola numero 10 trovandolo gratuito. Senza servizi e che necessita di un ulteriore mezzo per spostarsi. Se volete usufruire di questo parcheggio l’utilizzo delle biciclette è l’ideale ma attenzione al percorso scelto.
E’ bene costeggiare il centro ippico che troverete in fondo al parcheggio e in dieci minuti siete nelle vicinanze della pista ciclabile dritta dritta al centro di Bellinzona. L’alternativa su strada per il centro industriale del quartiere è molto faticoso e poco sicuro.
Seconda tappa in Svizzera: Lucerna e il passaggio per il San Gottardo
E chi si immaginava tanta gente in giro per la Svizzera? Sicuramente non noi, che avvisati in tempo dalla guida dell’info point di Bellinzona, siamo riusciti a raggiungere Lucerna senza problemi. Meno fortunati chi dal nord procedeva verso sud con ben 25 km di coda fuori dal tunnel bloccati dai semafori del traffico intenso. Non so voi ma per noi è una delle paure ancestrali più intense che possano esistere. Rimanere bloccati in galleria? Uhh paura!
La strada da Bellinzona fino a Lucerna è di circa un oretta e mezza con il passaggio in uno dei valichi alpini più importanti della Svizzera, il San Gottardo. Le possibilità sono principalmente due e noi abbiamo scelto la più facile di attraversamento all’interno della galleria di 16 km di lunghezza.
Il tunnel del San Gottardo è una rete autostradale costruita circa 30 anni fa ed è chiamato il catino della Svizzera in quanto convoglia parte del traffico autostradale alpino. Collega il Cantone Ticino con il Canton Uri con una corsia a doppio senso di marcia e divieto di sorpasso. La velocità massima consentita è di 80 km/h per i mezzi non pesanti. Al momento che vi scriviamo è gratuita ma non è insolito trovarsi imbottigliati nelle code e non è piacevole!
Lucerna la città delle biciclette e dei ponti in legno
Piccola cittadina alpina, Lucerna sorge a nord del lago dei 4 Cantoni affacciata sulle rive del fiume Reuss. Proprio nel punto in cui esce impetuoso dal lago per concludere la sua corsa duecento chilometri dopo nel Reno, collocandosi al quarto posto per la sua lunghezza.
- Kapellbrücke il Ponte della Cappella è senza dubbio il più famoso della città con la sua lunghezza di 204 metri e il più antico coperto d’Europa. Purtroppo il monumento è stato ristrutturato alla fine degli anni 90 in seguito a un incendio che ne deturpò parte della struttura in legno. D’obbligo una fotografia anche se bisogna avere molta pazienza essendo il monumento turistico più conosciuto.
- Museo Svizzero dei Trasporti che è il sogno di tutti i grandi rimasti bambini e che consigliamo a tutti per essere il più completo mai visto in generale;
- Il Leone di Lucerna leggermente fuori dal centro storico ma con una piacevole passeggiata di pochi minuti e la magnificenza dei dettagli con cui è stato scolpito. Simbolo del coraggio delle guardie svizzere al seguito del Re di Francia durante la Rivoluzione francese morirono seguendo il loro giuramento. La stata del leone incastonata nella roccia di un enorme parco cittadino è datata 1821.
- La collina sopra Lucerna (Museggmauer) con la presenza delle vecchie mura di cinta che sovrastavano e proteggevano la città. Il panorama da questo punto è strabiliante.
- La chiesa dei francescani tipico esempio dell’architettura gotica con arredi ed opere d’arte storica.
Possiamo dire che Lucerna è la città delle biciclette? Assolutamente si!
Spostarsi per la cittadina elvetica è veramente facile e ovunque ci si muove troverà tante persone in giro. Tutte in bicicletta, ovviamente!
Dai grandi ai più piccoli con i loro caschetti colorati in testa percorrono senza fatica una delle miriadi di piste ciclabili che costeggiano le strade adibite al trasporto su quattro ruote. Rispetto per le regole ben a mente soprattutto per i pedoni che hanno la precedenza sempre e girare per Lucerna è veramente facile.
Se anche voi avete scelto il turismo sostenibile utilizzando la bicicletta come mezzo di trasporto, sappiate che questa città è un inno alla ecologia e alla transizione ecologica. Viaggiare consapevolmente si o no? Qui assolutamente Si !
Visitare Lucerna perchè …. seppure sia molto turistica e attiri ogni anno curiosi oltre che amanti della vita all’aperta con annesso lago, Lucerna è viva, giocosa e piena di energia. E’ un piacere girarla in bicicletta come conoscere a fondo camminando tra le sue storiche vie o lungo le sponde del lago.
INFORMAZIONI su dove sostare, fermarsi e smangiucchiare qualcosina a Lucerna
Sostare con il proprio mezzo a Lucerna è abbastanza facile e molti parcheggi sono adibiti sia per macchine che per camper. La presenza di una pista ciclabile infinita che da fuori città porta al centro storico, permette di scegliere un luogo distante e pratico per sostare.
Il nostro consiglio è quello di fermarvi nei pressi del museo dedicato a Richard Wagner, cercare il punto denominato Skatepark Tribschen (Warteggrasse) e procedere per il lungo lago in bicicletta con un tempo di circa dieci minuti in discesa.
Mangiare a Lucerna è stato più complicato essendo il periodo in cui abbiamo soggiornato in città, festivo e in vista dei festeggiamenti per Pasqua.
La città in fibrillazione per la festività e trovare un locale libero senza lasciarci uno stipendio non è stato facile ma a tutto c’è sempre una soluzione che si chiama Migross. La catena di supermercati con lo stemma rosso e una grande M offrono ai suoi clienti soluzioni d’asporto per tutti i gusti anche i più difficili.
Dal sushi alle insalate di pollo per passare a panici, soffici croissant caldi e cosi via. I prezzi sono nella media e il portafoglio avrà di che ringraziare.
Svizzera con la metropoli finanziaria di Zurigo
Situata nel limite settentrionale dell’omonimo lago, Zurigo è una città che non abbiamo apprezzato molto e che ci ha lasciato uno sgradevole sapore in bocca. Non l’avremo capita e forse non eravamo pronti ad affrontarla ma tanto che, giunti nei pressi del fiume Limmat che divide la città a metà, ci siamo persi metaforicamente parlando.
Città fredda e non per le temperature che abbiamo trovato, Zurigo ci è apparsa fin da subito come un luogo sempre di fretta e per tale motivo non avvezza al turismo come invece hanno dimostrato avere sia Bellinzona che Lucerna.
Ed è un peccato! Tutto sommato c’è molto da vedere sia per quanto riguarda architetture moderne che di antica storia ma soprattutto perchè la città è divisa da due fiumi. Il Limmat che abbiamo citato poco sopra che esce dal lago percorrendo la città e poco più a nord, il fiume Sihil che invece entra impetuoso nelle acque tranquille.
Cosa vedere a Zurigo e cosa non perdere nella metropoli più grande della Svizzera
Il centro storico (Altstadt) è un sali scendi di piccole stradine, molti scalini, antichi palazzi a fianco di moderne costruzioni. Parte del centro è chiuso al traffico. E’ possibile passeggiare nel quartiere di Niederdof con i suoi negozi, boutique di lussuose catene di moda e bistrot.
Imperdibile se rimarrete a Zurigo per poche ore, una visita presso il duomo Grossmuster dedicato al patrono Felix e a Regula. La chiesa protestante è ubicata a specchio con la seconda più famosa architettura religiosa, il duomo Fraumaster.
La città, divisa in 12 distretti, è il secondo centro finanziario d’Europa dopo Londra. Presenta dei percorsi naturalistici che in poco meno di due ore portano attraverso sentieri verso il punto più panoramico della città, Felsenegg.
Piste ciclabili per mountain bike, sentieri battuti con una ricca fauna selvatica sono un ottimo modo per uscire dal centro storico di Zurigo. E immergersi nella natura del Netliberg.
INFORMAZIONI dove sostare, mangiare e muoversi a Zurigo
Tasto dolente alla voce “dove parcheggiare/sostare a Zurigo” parte prima. Esistono un paio di campeggi e qualcuno ancora chiuso per manutenzione in vista dell’arrivo estivo dei turisti ma tutti con la richiesta di prenotazione.
Oltre che rischiare di non trovare posto come è accaduto a noi. Tutto full! Pieno. Il nostro consiglio è ripiegare in qualche parcheggio che man mano si allontana dal centro storico è possibile divenire gratuito.
Il servizio di navette, bus, tram e quant’altro sia considerato trasporto pubblico è molto efficiente portando ovunque voi vogliate andare. I biglietti si acquistano elettronicamente sul posto, esclusivamente con l’utilizzo di carte di credito. Il costo è variabile in base alle zone di partenza e a quelle di arrivo.
Perchè visitare Zurigo per noi è … carino e potrebbe essere interessante. Per chi ama la modernità, le architetture futuristiche e cerca una città sempre in movimento.
Visitare la Svizzera senza avere brutte sorprese è possibile?
“Essere puntuali come un orologio svizzero!” è una espressione che utilizziamo spesso con i nostri amici sempre in ritardo. E in questo itinerario di viaggio casca proprio a pennello.
La Confederazione Svizzera è severa e austera indipendentemente da quale cantone decidiate di scoprire soprattutto con i mezzi di trasporto, in particolare i camper. Regole ben chiare e senza via di scampo da seguire per poter essere viaggiatori consapevoli sono:
- libretto di circolazione;
- documento che attesti la manutenzione del gas di scarico;
- triangolo di emergenza;
- vignette autostradale (acquistabile al confine al costo di CHF. 40 e valida per l’anno solare in corso) solo per i veicoli inferiori alle 3,5 t e senza rimorchio. In caso il veicolo superi i 3,5 t verrà considerato come traffico pesante con una apposita tassa;
- obbligo di cartello per carichi sporgenti;
- consigliati ma non obbligatori saranno il giubbotto riflettente, il kit di 1° soccorso e le lampadine di scorta.
Alla luce degli obblighi e regolamenti che vengono segnalati una volta passato il confine con la Svizzera e dove si potrà essere fermati per un controllo dei documenti, è molto importante osservare che i veicoli ricreazionali non devono superare alcuni limiti. Lunghezza, altezza e larghezza ma soprattutto di peso che ahia! ahia! nonostante un leggero margine di tolleranza è meglio rimanere all’interno del range descritto sul libretto di circolazione. Altrimenti sono guai grossi. Molto grossi con ritiro del mezzo!
3 Comments
Annalisa Trevaligie-Magazine
Ho un’amica che Si è trasferita in Svizzera da un apio d’anni e dice sempre che rispetto all’Italia è un carcerem nel senso largo del termine. Fiscali fino allo sfinimento e rispettosi delle regole fino a diventare asfissianti. Se suo figlio fa ritardo di 5 minuti a scuola l’insegnante chiama immediatamente i genitori per puntualizzarlo e per far Si che non ricapiti. E tutti i bambini sono obbligati ad andare da soli, preferibilmente a piedi. Devo andare a trovarla e vedere di persone questo rigore e le bellezze che comunque la nazione offre.
SaBriNa
Ho un paio di amici che vivono in Svizzera da una decina di anni e pure loro raccontano il rigore ma allo stesso tempo
quando tornano in Italia trovano il contrario con grande sofferenza tra l’altro per la mancanza di giustizia e rispetto
delle regole più comuni
Mimì
La Svizzera è davvero un paese fantastico, con dei paesaggi mozzafiato. Anche le città non scherzano, in quanto a bellezza, storia e vivibilità! Fra tutte quelle di cui hai scritto, Lucerna è quella che più mi èrimasta nel cuore! Il Kapellbrücke – il Ponte della Cappella. è una vera icona! Metto fra i preferiti il tuo articolo..