
Scone: origini, curiosità e ricetta
Il nostro viaggio di nozze on the road per l’Irlanda ci ha regalato paesaggi, incontri speciali e un’infinità di emozioni. Ma tra le tante cose che ci siamo portati a casa, c’è un piccolo tesoro che continua a farci compagnia a colazione: gli scone.
Li abbiamo scoperti tra una chiacchierata e l’altra con i padroni di casa che ci hanno ospitato, magari accompagnati da una tazza fumante di tè e qualche confidenza sulla ricetta di famiglia. E da quel momento, replicarne il sapore è diventata quasi una missione.
Da quando siamo tornati, abbiamo provato più volte a replicarne gusto e consistenza. Ma non è stato facile. Qualcosa sfuggiva sempre: troppo secchi, troppo dolci, poco friabili. Fino ad oggi.
In questo articolo condividiamo la nostra ricetta preferita degli scone, frutto di tanta sperimentazione e di una piccola ricerca tra origini, tradizioni e curiosità anglosassoni. Perché dietro questi dolcetti burrosi c’è molto di più di un semplice impasto.
Gli scone attraverso la storia e le tradizioni
Scovare le origini di queste particolari focacce non è assolutamente facile. I riferimenti che si trovano sfogliando giornali, riviste e le più moderne ricerche via internet, danno notizie sfalsate tra di loro.
Cercando di mettere ordine in questo marasma di attribuzioni, sicuramente dobbiamo la parola scone (sgonn) ad una origine gaelica e, ad una preparazione inizialmente molto povera. A rivendicarne la paternità è la Cornovaglia e a contenderne ugualmente l’appartenenza, altrettanti paesi dai nomi impronunciabili.
La preparazione a base di farina di avena, l’assenza di lievito oltre che la forma originaria triangolare ci fanno supporre che gli scone siano nati come una pietanza del popolo.
Cotti su una particolare pietra calda – tale stone of scone – venivano serviti leggermente caldi. L’avvento dell’industria e del lievito chimico, ne hanno modificato la ricetta originaria e creato così una diffusione che, diversamente sarebbe rimasta circoscritta nelle zone rurali ed agricole.
Girovagando per i paesi anglosassoni e spostandoci verso continenti più distanti, possiamo trovare varie preparazione ma quella che ci appartiene maggiormente è la forma a cilindro. Raramente troviamo la forma a rettangolo.
Gli scone e la duchessa che li portò fuori dall’Inghilterra
Se oggi possiamo gustare gli scone anche al di fuori dei confini britannici, lo dobbiamo ad Anna Stanhope, duchessa di Bedford.
Nobildonna raffinata e assidua frequentatrice della corte della regina Vittoria, la duchessa era solita placare il languorino del pomeriggio con una tazza di tè e qualche biscotto. Ma non bastava. Un giorno chiese alla servitù di servirle delle focaccine morbide, farcite con burro e marmellata, da accompagnare al suo tè. Una pausa golosa che presto si trasformò in un’abitudine quotidiana.
Per evitare malelingue legate alle sue frequenti chiusure in stanza, iniziò a invitare le amiche per condividere pettegolezzi e confidenze servendo ovviamente gli scone che avevano subito conquistato tutte.
A consacrare questo rituale fu poi la stessa regina Vittoria. Grande amante della buona tavola, accolse con entusiasmo l’idea del tè pomeridiano, trasformandolo da abitudine aristocratica a momento conviviale condiviso ben oltre le mura di corte.

Gli scone oggi: tra tradizione e modernità
Abbiamo visto come gli scone affondino le radici in una tradizione storica importante. Oggi queste focaccine morbide sono diventate veri e propri prodotti da forno, facilmente reperibili nei supermercati e nei piccoli negozi specializzati.
Nonostante l’evoluzione, resta viva l’abitudine di servirli con il tè del pomeriggio o durante la tipica colazione all’inglese. Se la duchessa di Bedford li preferiva con confettura di frutta, oggi le varianti sono molte di più.
Una delle più apprezzate è sicuramente la clotted cream, una crema densa e ricca ottenuta riscaldando lentamente il latte intero fino alla formazione di una crosticina in superficie.
Perfetta per accompagnare la dolcezza della marmellata.
Dolci o salati? Gli scone si adattano a tutto
Se da un lato siamo abituati a pensare agli scone come dolci da accompagnare al tè, dall’altro esiste una tradizione salata altrettanto diffusa. In molte versioni, infatti, queste focaccine vengono preparate con l’aggiunta di formaggi, cipolla o pancetta, diventando il complemento perfetto per una colazione ricca e saporita.
Del resto, lo scone nasce come piatto semplice e sostanzioso della tradizione scozzese, pensato per dare energia e calore durante i rigidi inverni. Arricchirlo con ingredienti nutrienti era non solo naturale, ma anche necessario.
Rispetto alla versione classica – e a quella più moderna – noi abbiamo voluto personalizzare la ricetta aggiungendo qualche goccia di cioccolato fondente e scegliendo una forma cilindrica, più familiare e riconoscibile. Un piccolo tocco in più, per portare a tavola un ricordo speciale con un pizzico di dolcezza.

La ricetta degli scones al cioccolato fondente
Ingredienti per 10 scone
- 260 g di farina 00
- 60 g di zucchero semolato
- 150 ml di latte a temperatura ambiente
- 50 g di burro morbido (a temperatura ambiente)
- 10 g di lievito vanigliato
- 1 cucchiaio di paprica dolce
- 1 pizzico di sale fino
- una manciata di pepite di cioccolato fondente
- Marmellata di agrumi con zenzero Boschetti 1891
- Burro salato q.b.
- 1 tuorlo e 2 cucchiai di latte per spennellare
Preparazione
- In una ciotola capiente, mescolate la farina, lo zucchero, il lievito vanigliato, il pizzico di sale, la paprica dolce e le pepite di cioccolato fondente.
- Aggiungete il burro morbido e il latte, amalgamando fino a ottenere un impasto morbido e leggermente appiccicoso.
- Avvolgete l’impasto nella pellicola alimentare e lasciate riposare in frigorifero per un’ora.
- Trascorso il tempo di riposo, preriscaldate il forno a 180°C.
- Infarinate leggermente il piano di lavoro, adagiatevi l’impasto e, usando i palmi delle mani, allargatelo delicatamente fino a formare un disco alto circa 3–4 cm.
- A questo punto potete scegliere se:
- ricavare degli spicchi dividendo il disco a croce;
- formare dei piccoli cilindri aiutandovi con un bicchiere o un coppapasta.
- Disponete gli scone su una teglia rivestita di carta forno, distanziandoli leggermente tra loro.
- Spennellate la superficie di ogni scone con il tuorlo d’uovo sbattuto insieme ai due cucchiai di latte.
- Infornate a 180°C per circa 18–20 minuti, finché saranno dorati.
- Lasciateli intiepidire e serviteli accompagnandoli con una noce di burro salato e un cucchiaio di marmellata di agrumi e zenzero.
Scone dolci? O salati? Quali preferisci?
Ogni morso di questi scone racchiude un pezzetto del nostro viaggio, un ricordo che profuma di tè caldo, colline verdi e accoglienza genuina. Non è solo una ricetta: è il modo in cui riportiamo a casa un’emozione, trasformandola in qualcosa di semplice, fatto con le mani e condiviso a colazione.
Che decidiate di prepararli in versione dolce o salata, con confettura o con clotted cream, il consiglio è sempre lo stesso: gustateli con calma, magari insieme a qualcuno con cui condividere anche storie e risate.
E se li provate, fateci sapere com’è andata. Perché ogni scone ha la sua storia, e noi siamo curiosi di leggere anche la vostra.
One Comment
Sarah graziano
Ho sentito parlare molto spesso degli scones ma non avevo mai realmente capito cosa fossero. Sono onesta, pensavo fosse qualcosa di troppo stravagante per me…..e invece……mi ispirano un sacchissimo !!!!! Proverò a farli anche io !