
Orvieto: l’Umbria che non ti aspetti
Accogliente, ordinata e a misura d’uomo sono i primi aggettivi che mi vengono a mente descrivendo Orvieto. Il piccolo borgo ubicato su una rupe di tufo si trova a pochi chilometri con il confine naturale della regione Lazio con cui divide parte della storia e delle tradizioni.
La “città alta e strana”, come viene chiamata dai turisti di passaggio, si trova in provincia di Terni e presenta una posizione come se fosse sospesa su una nuvola. Seppure il nostro itinerario fosse rivolto alla scoperta dell’Alto Lazio (avete già letto il nostro articolo su Bolsena?) ci siamo fermati ad Orvieto per un paio di giorni per un visita molto particolare.
Andremo infatti, alla scoperta di tutto ciò che è al di sotto del borgo umbro.
Il mondo sotterraneo di Orvieto: non è il solito itinerario
Orvieto è una città che mi ha sempre affascinato fin da piccola quando, passando con il treno che mi portava a Roma dai parenti, si mostrava nei finestrini appannati di un vecchio vagone. L’utilizzo del mezzo che ho utilizzato nei primi trent’anni della mia vita è sempre partito da una stazione.
Da un arrugginito regionale a un rosso siluro con biscottini e comodi sedili qualcosa è cambiato ma che pensare di Orvieto? E’ rimasta uguale. Immutata come nei ricordi d’infanzia. E sarà stato un caso che giungendo in città l’area di sosta camper fosse proprio a due passi dalla stazione ferroviaria.

L’area sosta camper e la funicolare rossa rossa
Una comoda area sosta camper ad Orvieto Scalo è la soluzione perfetta per poter visitare a piedi la città umbra. A pochi passi dalla stazione ferroviaria e alla funicolare storica che in meno di 2 minuti accompagna nella parte alta della città antica e storica.
In alternativa, non mancano i parcheggi a pagamento ubicati nei quattro angoli della città corrispondenti alle porte storiche di entrata. E’ possibile usufruire delle scale mobili, ascensore e per i più coraggiosi una comoda strada che si inerpica fino al centro.
Avendo la possibilità di usufruire della vicina (moderna) funicolare e per far contenta la piccola di casa, abbiamo optato per questa soluzione. Divertendoci come dei bambini in attesa dell’arrivo del trenino. In funzione dal 1990 la moderna funivia sostituisce l’ingegnoso vagone del 1883 che funzionava con un gioco di contrappesi d’acqua.
Al costo di 1 euro e 30 centesimi, valido per 90 minuti, la funicolare percorre un dislivello di 154 metri ed è a fianco del Pozzo di San Patrizio. Una delle più note attrazioni della città.

Pozzo di San Patrizio: una vera e propria opera ingegneristica
La conoscenza di una Orvieto sotterranea ha inizio dal suo monumento più conosciuto, il Pozzo di San Patrizio. Una vera e propria opera di ingegneria civile che commissionata da papa Clemente VII nel 1527 fu realizzata con lo scopo di avere una scorta di acqua sempre pronta per la cittadinanza.
Non vi snocciolerò la storia della città e il suo passato di lotte per la sopravvivenza degli abitanti ma i numeri di questo monumento sono tutti per voi. Il pozzo è profondo 54 metri per ben 248 scalini e 72 finestre ma soprattutto è importante sapere che chi scende non si incrocerà mai con chi torna in superficie.
Il pozzo è a forma euclidea ed è stata realizzata in maniera tale che i muli che portavano l’acqua, non si incrociassero mai sul loro cammino.
Il Pozzo di San Patrizio è aperto tutto l’anno con orari che variano a seconda della stagionalità e il prezzo di entrata è dai 3,5 euro per i bambini ai 5 euro per gli adulti.

Orvieto sotterranea e la storia di una città molto particolare
La particolare conformazione di rocce di tufo e pozzolana di cui è composta la rupe di Orvieto, stupisce per la sensazione che tutto potrebbe sgretolarsi in un attimo. In realtà è proprio questa sua caratteristica che la rende particolarmente interessante agli occhi degli studiosi che hanno avuto modo di scoprire una vera e propria città sotterranea.
Cunicoli, cisterne, gallerie, cantine e tutto quello che potesse servire alla popolazione per vivere, lavorare e a volte rifugiarsi dai saccheggi e delle guerre. Una importante città etrusca all’interno della rupe che convive con una Orvieto moderna, affollata dai turisti entusiasti.
Attraverso un percorso di un ora e mezza con l’ausilio di una guida è possibile conoscere da vicino la storia della città sotterranea. Una piacevole visita con partenza dall’Ufficio Turistico che si trova davanti al Duomo con orari e giorni prestabiliti in piccoli gruppi che permette di godersi al meglio il momento.
Perché lo consigliamo? Orvieto Underground è un modo per scoprire la storia di una civiltà, gli etruschi, toccando con mano la loro quotidianità. Abbiamo trovato questo percorso adatto ai bambini in età scolastica che potranno raccontare ai propri compagni e alle maestre interessanti nozioni storiche.
E se passi per Orvieto non puoi rinunciare a visitare il Duomo
Puoi decidere di non vederlo, di non sbirciarne la facciata e tantomeno visitarlo all’interno ma tutto questo è impossibile. Il Duomo di Orvieto riesce ad attirare anche il turista più disinteressato ai monumenti religiosi del mondo.
Saranno le alte guglie, i ricchi intagli e quella sensazione di toccare con mano gli enormi rosoni che il massimo esemplare di arte architettonica gotica, riesce a conquistare tutti. Capomastro della facciata fu l’architetto Lorenzo Maitani che impiegò 20 anni per la sua costruzione e che purtroppo non ebbe la fortuna di vederla completata.
Il suo interno con una base a croce latina a tre navate è presente gli “affreschi del Giudizio Universale”, un dipinto di Luca Signorelli del 1500 e che per motivi organizzativi non abbiamo avuto modo di visitare. L’entrata al Duomo è a pagamento da quello che mi dicono dalla regia ma si tratta di pochi euro ben spesi.
Preparatevi a camminare tanto per le vie strette di Orvieto
C’è da camminare e pure tanto ma ne vale la pena passare qualche ora a spasso per Orvieto. Si! E’ vero si sale ma per quello basta la funicolare se non volete (o non potete). Eh c’è anche la possibilità di perdersi tra le sue vie buie, strette e con piccole botteghe artigiane che invogliano ad entrare.
Quanto è bello trovarsi in un posto tutto nuovo da scoprire? A me anzi a noi, piace molto questa particolarità di non avere una guida cartacea per perdersi ed è un attimo scoprire un luogo dove fermarsi a mangiare. E a Orvieto si gustano pietanze della tradizione di tutto rispetto per il palato accompagnate da un vino che è in grado di farvi ritrovare la via del ritorno senza problemi.
Il nostro consiglio a tavola: la cucina umbra ha una lunga tradizione di piatti poveri e popolari. Principalmente legata al territorio che offre prodotti della terra, si basa sulla carne e sulla cacciagione. Il nostro consiglio è quello di provare gli umbricelli che è una pasta molto simile ai pici toscani o ai bigoli emiliani che verranno conditi con un sugo importante, forte e deciso. Con il tartufo, i funghi o alla norcina con salsiccia e tartufo. Insomma ad Orvieto si mangia bene!
Se poi avete l’intenzione di approfondire l’argomento underground nel centro storico c’è un altro sito archeologico dove sono stati riscoperti reperti etruschi. Si tratta del Pozzo della Cava che con la sua profondità di 36 metri è un altrettanto interessante punto attrattivo della città di Orvieto.
Non è il solito articolo con le informazioni di rito ma ci sono anche quelle!
Raggiungibile in autostrada, strade provinciali e mezzi di trasporto come il treno, bus e corriere. Collegata da una rete autostradale (A1 Roma – Firenze ) o con la Statale E45 (Assisi, Gubbio, Spoleto, Terni, Perugia).
Orvieto è suddivisa in due parti: la zona storica in parte ZTL e la parte di Scalo dove è possibile sostare con la propria automobile nei parcheggi a pagamento:
- Via Roma;
- Campo della Fiera (ex Foro Boario);
- Area sosta camper “Battistello Renzo” dotata di CS, docce, lavabo stoviglie, luce – 20 euro a notte;
- Nei pressi dell’area camper c’è un ulteriore parcheggio gratuito;
- Ad Orvieto Scalo ci sono supermercati, centro commerciale, bar e ristoranti.