
I Churros: storia, curiosità e la ricetta per farli in casa
Croccanti fuori, morbidi dentro, spolverati di zucchero e irresistibilmente buoni. I churros sono uno di quei dolci che evocano viaggi, feste popolari e colazioni lente accompagnate da una tazza di cioccolata calda. Ma da dove arrivano davvero i churros? E come possiamo replicarli facilmente a casa?
Un po’ di storia: da pastori spagnoli a star dello street food
L’origine dei churros è contesa tra più paesi, ma la versione più accreditata li vuole nati in Spagna, tra le montagne. Si racconta che i pastori iberici, lontani da casa per lunghi periodi, cercassero un’alternativa al pane fresco. Così, prepararono una pastella fritta che potevano cuocere facilmente sul fuoco: il risultato fu un impasto semplice a base di acqua, farina e sale, fritto in olio bollente e spolverato di zucchero.
E il nome? Anche qui la storia è abbastanza nebulosa. L’origine del nome potrebbe derivare dalla razza di pecore “Churra”, le cui corna arricciate ricordano la forma del dolce.
Con il tempo, i churros hanno attraversato l’oceano grazie ai conquistadores spagnoli, che li portarono in America Latina, dove oggi sono un simbolo della cucina di strada, in particolare in Messico, Argentina e Colombia.

Churros nel mondo: una dolce evoluzione
In Spagna, i churros sono tradizionalmente serviti a colazione, accompagnati da una tazza di cioccolata calda densa, spesso nei bar storici di Madrid o durante le feste popolari. In Sud America, invece, sono venduti nelle strade da carrettini o chioschi, spesso ripieni di dulce de leche, cioccolato o crema.
Negli ultimi anni le frittelle dolci hanno conquistato il Nord America, entrando nei parchi divertimento, nei mercatini e persino nei menù dei ristoranti stellati, reinterpretati in chiave gourmet.
Come fare in casa i churros? La ricetta
Replicare i churros a casa è più semplice di quanto si pensi. Non serve lievito né attrezzi complicati, solo una sac à poche con bocchetta a stella, una padella profonda e pochi ingredienti.
Ingredienti (per circa 20 churros):
- 250 ml di acqua
- 150 g di farina 00
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 30 g di burro
- Olio di semi per friggere (arachidi o girasole)
- Zucchero semolato per la copertura
Per accompagnare:
- Cioccolata calda densa (opzionale, ma consigliatissima!)
Preparazione dei churros
- In un pentolino, versa l’acqua, il burro, lo zucchero e il pizzico di sale. Porta a bollore.
- Appena il burro si è sciolto e l’acqua bolle, togli il pentolino dal fuoco e aggiungi tutta la farina in una volta. Mescola energicamente con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto omogeneo e compatto.
- Lascia raffreddare leggermente l’impasto (bastano 5 minuti), poi trasferiscilo in una sac à poche con bocchetta a stella larga.
- Scalda l’olio in una padella alta (170–180°C). Spremi la sac à poche sopra l’olio bollente formando bastoncini di circa 10–12 cm e tagliali con una forbice o un coltello.
- Friggi pochi churros alla volta fino a doratura (2–3 minuti). Scolali con una schiumarola e passali subito nello zucchero semolato.
- Servi caldi, accompagnati da una tazza di cioccolata densa o una crema al cioccolato.
Piccoli trucchi da sapere prima di iniziare
- L’impasto ti sembra troppo duro da spremere? Puoi aggiungere un goccio d’acqua tiepida.
- Non ho tempo per friggerli e servirli? Nessun problema, puoi prepararli in anticipo e friggerli per metà per poi completare la cottura, poco prima di servirli.
- Adori i sapori intensi? A piacere puoi aromatizzare i churros con zucchero, cannella o scorza di agrumi grattugiata per una variante profumata.
I Churros: un dolce da condividere
Un inno alla condivisione. Perfetti per le merende in compagnia, per una colazione speciale o per una serata film con qualcosa di buono tra le mani. Nati come cibo semplice e popolare, oggi sono un dolce che conquista per la bontà e l’estrema versatilità.
E tu, li hai mai preparati in casa? Oppure li hai assaggiati durante un viaggio in Spagna o in Sud America? Qualunque sia la tua esperienza, una cosa è certa: un churro tira l’altro!