
Una domenica in visita alla Abbazia di Pomposa
Ci troviamo sulla Strada Romea, un tempo denominata Antica Popilia, che collega Venezia a Ravenna attraversando le Valli di Comacchio. Lungo questo storico tracciato, immersa in una cornice naturale tra mare e campagna, sorge una delle più affascinanti testimonianze romaniche d’Italia: l’Abbazia di Pomposa.
Un’abbazia che non passa inosservata
Percorrendo la Romea all’altezza del Bosco della Mesola, è impossibile non notare la sua imponente mole. Il campanile slanciato, visibile da lontano, invita i viaggiatori a fermarsi. Un ampio parcheggio gratuito accoglie i visitatori, con punti ristoro, servizi e negozi di souvenir nelle immediate vicinanze.
Entrando nel complesso abbaziale si respira immediatamente un’atmosfera antica. La Chiesa di Santa Maria, costruita tra l’VIII e il IX secolo su modello delle basiliche tardo ravennati , accoglie con le sue tre navate, le colonne bizantine e i mosaici pavimentali. Gli affreschi che decorano le pareti interne, di epoche diverse, raccontano secoli di storia e spiritualità.
La visita prosegue nell’antico monastero, oggi sede del Museo Pomposiano, dove sono esposti reperti provenienti dagli scavi e dai restauri dell’abbazia. Camminando tra il chiostro, la Sala del Refettorio e la Sala del Capitolo si possono ammirare preziosi affreschi, tra cui una suggestiva Ultima Cena e un ritratto di San Guido, abate di Pomposa.

Abbazia di Pomposa e il campanile che domina
Con i suoi 48 metri di altezza, il campanile costruito nel 1063 domina il paesaggio circostante. Salendo i suoi scalini, stretti e impolverati, si raggiunge una vista mozzafiato che spazia dalle spiagge dei Lidi Ferraresi ai verdi boschi del Delta del Po. Attenzione: la salita non è adatta a chi soffre di vertigini o a chi ha difficoltà motorie.
Dopo la visita culturale, ci si può concedere una pausa rilassante. Nelle aree verdi adiacenti all’abbazia si trovano spazi perfetti per un pic nic, mentre i bambini possono divertirsi tra originali sculture realizzate con tronchi di legno che popolano un piccolo laghetto artificiale.

Dove parcheggiare con il camper o l’auto per visitare l’Abbazia di Pomposa
Visitare l’Abbazia di Pomposa è semplice anche per chi viaggia in camper.
Proprio di fronte all’ingresso dell’Abbazia si trova un ampio parcheggio gratuito su asfalto, adatto sia ad auto che a camper.
Il parcheggio è spazioso e pianeggiante, perfetto anche per soste più lunghe senza bisogno di particolari manovre.
Non è un’area camper attrezzata (quindi niente carico/scarico), ma è ideale per una sosta durante la visita al complesso monastico.
Se invece desideri una vera area di sosta camper attrezzata, puoi spostarti di pochi chilometri:
- Area Camper Comacchio: in Via Fattibello, circa 15 km dall’Abbazia. Completa di servizi, carico e scarico.
- Area Camper Mesola: presso il Parco del Castello di Mesola, a circa 12 km, ottima anche per una visita al Bosco della Mesola.
Grazie alla sua posizione lungo la Strada Statale Romea, l’Abbazia di Pomposa è facilmente raggiungibile sia dal litorale adriatico che dall’entroterra ferrarese, senza difficoltà di parcheggio per chi viaggia su quattro ruote.
Perché visitare l’Abbazia di Pomposa?
La vicinanza al mare, la facilità di accesso dalla Romea e la ricchezza storica rendono l’Abbazia di Pomposa una tappa imperdibile per chi esplora il litorale ferrarese o trascorre una vacanza sui Lidi di Comacchio.
I Lidi, infatti, non sono lontani da Ferrara, città culla del Rinascimento, patrimonio UNESCO e perfetta da abbinare a un itinerario tra arte e natura. All’Abbazia di Pomposa, arte, storia e spiritualità si intrecciano creando un’atmosfera unica, che conquista ogni viaggiatore.
One Comment
Stefania Stefanenka
Quel tronco in riva al laghetto sembra davvero un coccodrillo, 😀 anche il serpente! Grazie per questa visita virtuale che mi hai regalato. Bellissima l'Abbazia di Pomposa 🙂